00:00 19 Gennaio 2009

La NEBBIA diminuisce ma neanche questo è un buon segnale per i “fans” del global warming: che CONTRADDIZIONI!

La notizia è questa: "c'è meno nebbia in Europa: negli ultimi 30 anni è di gran lunga diminuita. E la riduzione di questo fenomeno ha ampliato la strada del riscaldamento del continente europeo, cui ha contribuito dal 20 al 50%".

Possibile che sia rimasto solo MeteoLive a notare e far notare queste cose? Possibile che su tutti gli altri portali e quotidiani del settore leggiamo solo notizie asservite al “vangelo” ambientalista? Possibile che il senso critico si sia totalmente smarrito? Di cosa hanno paura? Di essere bollati scioccamente come “negazionisti”?
MeteoLive va avanti per la sua strada ed oggi l’arbitro ci ha concesso un calcio di rigore a porta vuota.

La notizia è questa: “c’è meno nebbia in Europa: negli ultimi 30 anni è di gran lunga diminuita. E la riduzione di questo fenomeno ha ampliato la strada del riscaldamento del continente europeo, cui ha contribuito dal 20 al 50%”.

Allora:
1 non dovremmo essere tutti contenti per la riduzione di questo fenomeno magari suggestivo ma estremamente pericoloso per gli automobilisti e non solo? (nelle notti di nebbia aumento di furti degli appartamenti, scippi e violenze statisticamente documentati)
2 non è stato forse detto che il raffreddamento effimero a cavallo tra il 60 ed il 75 era frutto di una maggiore emissione di zolfo e polveri nell’atmosfera con conseguente aumento delle nebbie e riduzioni delle temperature al suolo?
3 non è stato ufficialmente riconosciuto l’impegno e il buon risultato ottenuto dall’uomo dall’80 ad oggi riducendo l’emissione di solfati nebulizzati nell’aria, ad esempio eliminando il piombo dalla benzina?
4 dunque se le stazioni di terra misurano valori più alti del normale, ciò è dovuto in parte anche alla riduzione della nebbia e alle particelle cui la nebbia si aggregava per formarsi; si dimostra così una volta di più perchè i valori registrati dai satelliti nella libera atmosfera non hanno segnalato quelle oscillazioni presenti al suolo ma solo un modesto incremento rispetto ai valori di un secolo fa.

Ora si scopre che la diminuzione della nebbia, fatto di cui dovremmo ripeto essere in gran parte soddisfatti, ha provocato un aumento delle temperature, alzando la media termica fino al 20% su Europa centro-occidentale e Mediterraneo e fino al 50% sull’est Europa.

E’ chiaro che nella riduzione gioca un ruolo importante anche il generale aumento delle temperature. Qui però entra in gioco il Prof.Maracchi che contraddice se stesso affermando che la riduzione della nebbia non ha contribuito ad aumentare il riscaldamento globale, ma semmai ne è una conseguenza.
Ne sarà certo una conseguenza ma allora perchè vengono validate e considerate letteratura per il Global Warming tutte le temperature registrate nelle stazioni di terra, anche quelle vicine a fonti di calore? Se Mantova ha 100 giorni di nebbia e Novara solo 4, allora il dato termico di Mantova sarà da correggere nei giorni di nebbia?

Se leggere i consigli dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale sul sito in cui deve essere posizionata una stazione di rilevamento dati nelle aree urbane, vi verrà da sorridere, perchè risulterà matematicamente impossibile piazzarla in un punto che non sia soggetto all’influenza riscaldante degli oggetti che la circondano.

Conclude Maracchi che “i fenomeni di ridotta visibilità non meritano un approfondimento scientifico” perché non hanno alcuna conseguenza sul riscaldamento del pianeta: “se la nebbia da una parte modifica la quantità di radiazioni che arriva al suolo – conclude il ricercatore del Cnr – dall’altra assorbe le radiazioni ad infrarossi provenienti dalla terra. Questi due fenomeni si bilanciano”.

Quindi caro Professore se su tutta l’Europa calasse d’inverno un nebbione gelido per un paio di mesi e le temperature medie risultassero sotto media di tre gradi questi valori non sarebbero da omologare?

Come disse l’ambasciatore spagnolo ad Elisabetta I poco prima dell’offensiva dell’invincibile Armada: “voi vedete una foglia cadere e pensate di sapere dove spira il vento, in realtà vi avverto Mia Signora che c’è un vento in arrivo che spazzerà via la vostra superbia”.
Nella scienza nessuno creda di essere depositario della verità, noi compresi che vi scriviamo.
Autore : Alessio Grosso