00:00 27 Marzo 2020

E’ il week end dell’ora legale, ecco quando spostare le lancette

Siamo ormai prossimi al cambio dell’ora: in questo week end, precisamente la notte fra Sabato e Domenica, passeremo infatti dall’ora solare all’ora legale.

Il ritorno all’ora legale vuol dire che dovremo spostare i nostri orologi avanti di un’ora. In realtà la maggior parte dei nostri dispositivi lo farà in automatico (computer, cellulari, tablet). Nella notte fra Sabato e Domenica passeremo dunque dalle 2.00 alle 3.00.

Questo cambiamento determinerà una Domenica notte “più corta”, in cui riposeremo un`ora in meno. Per la gioia di molti però il cambio orario porterà una maggiore durata della luce al pomeriggio, col sole che tramonterà di fatti un`ora più tardi.

Aspetti questi che passano certamente in secondo piano in un momento storico di grande emergenza come quello che stiamo vivendo per l’epidemia di coronavirus.
 

Abolizione del cambio dell’ora

Va ricordato che il tema ora legale ha generato anche molte discussioni negli ultimi anni ed un`eventuale abolizione del cambio dell’ora (mantenendo quindi un unico orario) è finita nel 2018 sul tavolo della Commissione Europea, che ha lanciato una consultazione pubblica, ottenendo 4,6 milioni di risposte.

L`Unione europea successivamente ha invitato tutti gli Stati membri a decidere se mantene o rifiutare l’ora legale. Dal 2021 ogni Paese dovrà decidere cioè se adottare l`ora legale oppure quella solare per l’intero anno. Evitando così quei piccoli cambi di fuso che, secondo alcuni esperti, rappresentano una fonte di stress per il nostro equilibrio psico-fisico.

L’Italia ha deciso almeno per ora di lasciare tutto come prima. Il governo italiano ha inviato (a Giugno) un documento chiamato “position paper” all`Unione Europea, nella quale specifica di non essere favorevole all`abolizione e cioè di voler mantenere sei mesi l`anno l`ora legale e gli altri sei mesi l`ora solare.

Nel documento si leggono le motivazioni di tale posizione. In primis, c`èla «mancanza di una valutazione d`impatto dalla quale si possa evincere, in modo esaustivo, il quadro dei vantaggi e degli svantaggi». Non ci sono prove scientifiche, cioè, che quei due piccoli cambiamenti di fuso orario nel corso dell`anno possano davvero danneggiare l`equilibrio psico fisico.

La seconda perplessità è quella più importante, perché si parla di soldi: grazie all`ora legale, che per sei mesi l`anno ci consente di accendere le luci un`ora dopo, l`Italia e gli italiani risparmiano. Al documento depositato a Bruxelles il governo ne ha allegato un altro, preparato da Terna, il gestore dei tralicci dell`alta tensione, che quantifica questo risparmio in 100 milioni di euro l`anno.

C`è poi un terzo dubbio sulla richiesta di Bruxelles: la possibilità che le «singole scelte degli Stati membri possano creare un mosaico di fusi orari, con il rischio di non garantire il corretto funzionamento del mercato interno». Si vorrebbe fare ordine, ma c`è il rischio di aumentare il caos. Per questo l`invito dell`Unione europea potrebbe non rispettare i «principi di proporzionalità e sussidiarietà».
 

Autore : Redazione MeteoLive.it