00:00 16 Marzo 2001

Il “golpe” dell’inverno fallirà proprio nel giorno dell’Equinozio

Tra martedì 20 e mercoledì 21 un'anticiclone sull'Islanda favorirà un'irruzione di aria fredda sull'Europa centro-orientale in seno ad un vortice depressionario esteso tra la Pomerania e la Russia Bianca. L'Atlantico chiuderà bruscamente il freezer, allontanandolo dall'Italia, ma Polonia, Rep.Ceca, parte della Germania, l'Austria, e tutto l'est europeo ripiomberanno in inverno a suon di nevicate.

C’è davvero grande movimento in tutta Europa: il flusso atlantico che spedisce verso l’Europa perturbazioni a ciclo continuo convogliando anche aria mite, disturberà in modo determinante il tentativo “golpistico” di una depressione fredda che, dalla Scandinavia, avrebbe avuto tutta l’intenzione di raggiungere il Mediterraneo.

Un’alta pressione, modesta ma importante, si formerà sull’Islanda incanalando il freddo nel cuore dell’Europa con estrema celerità.

Lunedì 19 a 1500 m l’aria polare continentale riprenderà possesso della Scandinavia, martedì 20 sarà sulla Germania, la Polonia e la repubblica Ceca ma, nel momento in cui come un ariete cercherà di sfondare le Alpi per riversarsi sulla Penisola, l’Atlantico devierà con forza il flusso sulla Bosnia, l’Ucraina, le repubbliche baltiche e la Russia.

Solo l’estremo angolo nord-orientale fiuterà per una manciata di ore il respiro freddo del grande nord, poi le correnti atlantiche miti ed umide riprenderanno il sopravvento.

A giocare “sporco” c’è anche un’alta pressione di quelle subdole, insidiose, che si divertono ad inviarci il soffio caldo sciroccale che prende origine dall’Africa.
Prima queste figure anticicloniche di matrice sub-tropicale isoleranno il centro-sud dalle precipitazioni, poi venerdì 23 l’Atlantico piazzerà una profonda depressione al largo del Portogallo favorendo una spettacolare quanto “focosa” rimonta anticiclonica che innalzerà i valori termici ben oltre la media del periodo su Spagna, Francia meridionale, Sardegna, Sicilia, e lungo tutto il versante tirrenico.

Infine sabato 24 la perurbazione associata al minimo entrerà nel Mediterraneo in un contorcimento isobarico che veicola la configurazione barica in un ginepraio in cui non è più tanto facile seguire un filo logico.
Qui ci vogliamo fermare lodando comunque l’estremo tentativo del freddo di rientrare dalla porta di servizio.
L’equinozio però non sembra nascere sotto auspici sereni.
Autore : Alessio Grosso