00:00 29 Aprile 2010

Primi giorni di maggio: possibile rasoiata calda sui versanti nord-alpini e sull’Europa dell’est

Alle possibili condizioni di sbarramento alpino da sud che recheranno precipitazioni sul nord Italia, soprattutto tra il 4 e il 6 del nuovo mese, faranno eco caldi venti di Foehn sul versante opposto, mentre sull'Europa dell'est è possibile una prima severa sortita dell'anticiclone nord-africano.

Fuori per un soffio dal forno africano. Si, perchè in queste situazioni, quando le strutture bariche ci propongono scambi meridiani ad asse inclinato, la linea di demarcazione tra il bello e il cattivo tempo si riduce a una esile striscia di territorio oltre la quale il tempo si manifesta in tutta la sua controversia.

Questa è in estrema sintesi la panoramica della circolazione generale sullo scacchiere euro-mediterraneo per gli esordi di maggio, una situazione molto interessante, anche dal punto di vista didattico, ma "scottante", sia per l’estrema vulnerabilità interna del sistema depressionario in affondo a due passi dall’Italia, sia per la rasoiata calda di sponda sortita dall’anticiclone nord-africano.

Alla luce degli ultimi aggiornamenti ritroviamo il guastone previsto dalle nostre mappe ormai da diversi giorni confermato, ma con asse leggermente più inclinato. Cosa significa? Significa che la spinta iniziale del getto carico di aria polare finirà oltre e andrà a parare nei pressi della Spagna , in particolare sul comparto iberico.

Da questa posizione la saccatura inizierà ad inviare verso il Mediterraneo centrale un vigoroso letto di correnti meridionali a curvatura via via più ciclonica, accompagnate dunque da una fenomenologia perturbativa degna di nota a partire dal settentrione. L’instaurarsi di una potente azione di sbarramento a sud delle Alpi farà piombare il versante nord-alpino, soprattutto il settore centro-orientale già piuttosto penalizzato dalle scarse nevicate invernali, in una situazione favonica di tutto rispetto, con temperature anche oltre i 22-24 gradi.

Ancor più pesante la situazione sull’Europa dell’est e in particolare sul settore balcanico. Anche in questo caso diverse situazioni favoniche locali potranno dare il loro contributo, ma la compressione anticiclonica di aria direttamente pescata dal nord Africa sarà la responsabile numero uno del rialzo diffuso dei termometri fin oltre i 30 gradi. Focus dell’ondata di calore tra il 4 e il 6 maggio, con posizionamento tra Croazia orientale, sud Ungheria, ovest Romania e nord Serbia. 

Nella fase iniziale dello scambio meridiano descritto, ossia tra domenica 2 e martedì 4 maggio, anche le nostre regioni meridionali e in modo particolare quelle del basso Adriatico, potranno venir lambite dal flusso arereo caldo, ma le temperature non dovrebbero comunque superare i 25-27 gradi.

Autore : Luca Angelini