00:00 17 Aprile 2018

LUNA: se fosse lei a gonfiare l’anticiclone?

nuovi studi confermano un certo ruolo nel condizionare il tempo atmosferico

Negli anni 90 del secolo scorso fu il Colonnello Mario Giuliacci a pubblicare una relazione approfondita dei suoi studi circa l’influenza lunare sul clima terrestre e soprattutto sulle sue conseguenze sull’arrivo delle perturbazioni atlantiche sull’Europa.

Da allora di studi ne sono stati pubblicati molti altri, tutti naturalmente da prendere con una certa cautela, perché sul comportamento del tempo atmosferico, la disposizione delle correnti, delle figure bariche e delle varie anomalie che le contraddistinguono nessuno ha la verità in tasca.

Si parla sempre più spesso delle maree che, nel caso si presentassero intense, andrebbero ad incidere abbastanza pesantemente sulla circolazione atmosferica.

Ad esempio le maree di novilunio influenzerebbero il tempo delle latitudini più settentrionali, quelle di plenilunio la fascia tropicale ed equatoriale. In pratica nelle fasi di novilunio la corrente a getto subirebbe un’influenza tale da favorirne l’ondulazione.

Per cui in un intervallo di tempo di circa una settimana dal Novilunio (ma non se la luna nuova è all’apogeo) interverrebbero precipitazioni anche alle nostre latitudini o comunque più in general sul Continente.

La Luna piena andrebbe ad influenzare il ramo del getto subtropicale, favorendo le rimonte dell’anticiclone sul Continente e nel Mediterraneo e favorisce rimonte anticicloniche sull’Europa.

C’è però un’eccezione: se la luna piena è al perigeo, il ramo del getto subtropicale può essere sospinto verso il nord Europa, favorendo irruzioni fredde da nord verso l’Italia.

Attenzione però! Non è certo tutto così automatico. Le considerazioni vanno lette unitamente all’attività del vortice polare, che subisce anche altre influenze, e al periodo dell’anno in cui ci si trova, all’atttività solare, vulcanica, alla linea di convergenza degli alisei, al monsone dell’Africa sud occidentale, sino al ciclo dell’Enso, e dunque la cosa è molto più complessa di quanto si possa ritenere.

Ci sono poi molte altre combinazioni, ma se ci addentrassimo nello specifico rischieremmo forse di confondere le cause con gli effetti.

In modo molto più generico si può segnalare che è stato notato come una luna piena all’apogeo in estate sia spesso stata associata a rimonte dell’alta pressione africana nel Mediterraneo e su parte del centro Europa.

Rispetto alle eclissi ci sentiamo di rimanere prudenti ma ipotizzare che esempio l’eclissi di Luna blu al perigeo del 31 gennaio, abbia provocato l’eccezionale stratwarming del 13-14 febbraio 2018, con split del VP è quantomeno azzardata, così come sembra un po’ eccessivo pensare che un’ eclissi totale di Sole in inverno possa regalarci una stagione più fredda del normale.  

Un altro studio segnala come il movimento della luna dal nodo settentrionale a quello meridionale potrebbe determinare una rarefazione dell’atmosfera terrestre, in grado di far calare la temperatura di circa un decimo di grado. Il movimento opposto determinerebbe una sorta di compressione dell’atmosfera, con un guadagno termico del tutto simile.

Molte altre affascinanti teorie sono state riportate su molte riviste e pubblicazioni. Pensare però che il regista totale del clima sia la luna è probabilmente un po’ fuorviante, ammetterne una parziale influenza è invece ragionevole.

 

Autore : Report di Alessio Grosso