00:00 19 Aprile 2007

Le vostre lettere: “il cielo sopra Belluno è sempre azzurro”

Lettera aperta ad Alessio Grosso che risponde alla lettrice.

Buongiorno Alessio Grosso!
Insomma anche qui il cielo sopra Belluno è sempre azzurro, quando vedo una nuvola mi sembra di vedere una cosa rara, tutto è così sempre uguale, speravo che arrivasse la primavera piovosa e che anche l’estate lo fosse a questo punto visto che 6 mesi passati di tempo così privo di precipitazioni importanti hanno perfino reso la terra dei boschi secca e le erbe spontanee di questo periodo, tipo gli asparagi selvatici, sono già cresciuti con un gambo
fino e la foglia quasi ingiallita, che peccato, io sono un’ attenta
appassionata e osservatrice della natura e del clima ma così è veramente brutto, ma non si può fare più di tanto.
Ma secondo lei staremo veramente quasi senza acqua e per quanto tempo
vedremo questi cieli azzurri??
Per altri sei mesi? Spero solo non sia un
estate troppo calda, ho sempre una paura terribile dell’incubo estate 2003.
Non vedo l’ora arrivi il prossimo autunno.
Grazie per l’attenzione che mi ha voluto riservare, complimenti sempre per le sue rubriche e per la sfera di cristallo.
Saluti dai monti.
Daniela

Risponde il nostro previsore responsabile Alessio Grosso:
Cara Daniela,
purtroppo il trend degli ultimi anni è questo: riduzione delle precipitazioni, temperature molto spesso superiori alla media, lunghe fasi con cielo azzurro. Quest’anno poi la stagione ha preso una piega ancora più secca del solito. Ci sono comunque buone possibilità che dal 25-26 aprile le cose possano cambiare. L’alta pressione potrebbe spingersi più a nord favorendo l’inserimento di quello che gli addetti ai lavori definiscono “atlantico basso” cioè con perturbazioni, depressioni e gocce fredde che penetrano da ovest e garantiscono qualche pioggia o temporale di un certo rilievo su gran parte d’Italia, specie sui settori tirrenici e al nord. Vedremo poi se questa tendenza all’instabilità andrà radicandosi anche nel mese di maggio o se faremo i conti con una nuova rimonta dell’alta pressione. La preoccupazione per una nuova stagione estiva come quella del 2003 è più che legittima, visto che le onde di calore persistono non solo per 4-5 giorni come nel passato, ma anche per due o tre settimane di fila. Altro elemento negativo di questa annata è la assoluta incapacità dell’aria fredda di raggiungere il Mediterraneo e in genere le latitudini più basse, cosa che veramente stupisce. A confortarci c’è invece la modesta attendibilità dei modelli per le previsioni stagionali. Speriamo dunque in qualche pioggia dal 25 in poi.
Alessio Grosso
Autore : Redazione