In arrivo una notevole diminuzione dell'umidità, con grande sollievo per tutti. La carta è centrata a metà giornata di mercoledì 10.
Solo fra un paio di giorni ci renderemo conto del notevole mutamento meteorologico che è alle porte. Il colpo di coda di un impulso perturbato di origine nord Atlantica, sarà tanto rapido quanto efficace. Una sventagliata di novità, accompagnata da venti sostenuti di provenienza settentrionale, i veri protagonisti sulla scena dei prossimi giorni.
Una zampata nordica che apporterà una sensibile diminuzione delle temperature, grazie anche alla complicità del vento; ma soprattutto una notevole e radicale estirpazione dell’umidità, la stessa che ha favorito nubi e precipitazioni al nord, afa e qualche disagio al centro-sud.
L’affondo avverrà al margine di un’ampia figura depressionaria di stanza sul Mare del Nord, che sta attualmente dispensando piogge, venti tesi e clima simil-autunnale su buona parte dell’Europa occidentale. La stessa depressione è però in fase di colmamento e prossima all’uscita di scena, ma con un colpo teatrale in stile cambio di stagione, sarà in grado di dare una scossa a questa nostra estate un po’ distratta e svogliata.
Ne sanno qualcosa al nord, soprattutto nella fascia transpadana e sui rilievi, dove per gran parte della stagione nubi e temporali hanno dato filo da torcere al sole e ai suoi benefici raggi. Più accettabile la situazione al sud, dove però ultimamente ha fatto capolino anche un po’ di fastidiosa sensazione di afa.
Ancora qualche ora e poi tutto cambierà registro. Già questa sera il libeccio si farà teso, a tratti forte sul Mar Ligure e alta Toscana, si attiveranno le prime correnti di Foehn sul nord-ovest; i germi del cambiamento cominceranno a portare i loro frutti.
Domani sarà la volta della bora e dei venti orientali in Valpadana, a seguire forte maestrale sulla Sardegna e teso sul resto dei bacini occidentali, quindi entro sera vigoroso grecale sulle regioni adriatiche.
Umidità quindi spazzata via, dapprima al nord-ovest, poi a seguire sulle regioni tirreniche ed infine Adriatico e sud. In queste ultime zone infatti, proprio in coincidenza del cambiamento di circolazione, saranno favorite inizialmente nubi e locali spunti temporaleschi, più probabili e attivi a ridosso dei rilievi di Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Gargano e Irpinia.
Temperature in calo su tutto il paese, mediamente di 4-6°C, con particolare riferimento alle regioni adriatiche e meridionali, dove in queste ore si stanno registrando i valori più alti e dove la diminuzione potrebbe arrecare la sensazione di un vero e proprio crollo. Non si escludono scarti anche di 10-12°C che, insieme al vento, potrebbero dare adito a fuorvianti conclusioni sugli esiti della stagione in corso.
Un capitolo a parte è costituito dallo stato dei mari che, specie nelle giornate di martedì e mercoledì saranno più che mossi, agitati e localmente anche qualcosa di più. Lo saranno dapprima e soprattutto quelli intorno alle isole maggiori e l’alto Adriatico, da mercoledì lo Ionio e il medio-basso Adriatico, con un occhio di riguardo al proverbiale Canale d’Otranto.
A seguire il clima si ristabilirà su condizioni quasi estive, per certi versi anche migliori, dal momento che il sole brillerà quasi ovunque, il caldo sarà moderato e accettabile, il vento si calmerà e con esso il moto ondoso, l’umidità si manterrà su valori decisamente bassi.
Sono questi i presupposti per un fine settimana e un Ferragosto da ricordare? Al momento le carte sembrano dettare una linea prevalentemente positiva, fatta eccezione per una lieve e temporanea instabilità sui rilievi alpini e prealpini, proprio a ridosso del week-end, ma per i dettagli e gli aggiornamenti vi rimandiamo ai prossimi articoli.