00:00 10 Dicembre 2002

Il meteo-raduno di MeteoLive.it: “Castelluccio di Norcia, si parte?”

Meteoraduno del Centro Italia: dopo il successo eclatante di Carsoli di sabato 7 dicembre 2002, si pensa già alla replica dell'epico evento; la verde Umbria va per la maggiore. Ma intanto ripercorriamo l'affascinante ed intenso pomeriggio di questo indimenticabile sabato 7 dicembre. L'appuntamento è per le 12.30 al Ristorante "Il Caminetto" in quel di Carsoli. Emanuele Latini lo vive così.

«Marco, sono Emanuele. Volevo dirti che io ed Emiliano arriviamo tardi perché in autostrada siamo incappati in una coda subito dopo Tivoli! Mi ha appena telefonato Gabrylabico, che ci precede di una mezzora, e mi ha detto che ne avremo per 30-35 minuti! Ci sono lavori in corso alla prima galleria! Com’è intanto la situazione lì da te a Carsoli?».

«Io sono appena arrivato, e qui già ci sono molti forumisti! Ci sono pure i due mitici.».
«I due mitici!? Bernaccone e Claudioricci?».
«E già! Li hanno riconosciuti subito! Sono inconfondibili! Ah, dimenticavo! E’ arrivato pure Fenrir! Ha trovato un passaggio da Gio80!».

«Fenrir? Meno male! Mi stavo preoccupando! Ieri ha avuto un incidente con la macchina e non sapeva come venire! Benone! Io credo di essere lì per l’una e un quarto!».
«Okay, ci vediamo tra un po’. Noi intanto entriamo nel ristorante!».
«Bene! Ciao!». Chiudo la comunicazione con Zerotermico, quindi compongo subito il numero di Aliante2. Mi dà libero.
«Pronto? Aliante. sei tu? Sono Arbolle! Tutto a posto?».
«Sì, ciao Arbolle! Tutto a posto, stiamo uscendo ora da Roma!».
«Benone! Volevo dirvi di evitare il tratto autostradale Tivoli-Castel Madama perché c’è una coda di oltre mezzora! Fate la Tiburtina e prendete la A24 a Castel Madama!».

«Ah, meno male che ci hai avvertiti! Faremo come hai detto tu!».
«Sei con Vicnike?».
«Sì, Son con Vic! Ci siamo trovati all’appuntamento e stiamo arrivando insieme! Portiamo però un po’ in ritardo.».
«Non vi preoccupate! Tanto vi aspettiamo! Ci si vede a Carsoli!».
«Okay, ciao!».

Tutto procede alla meraviglia, la gente è arrivata, il Meteoraduno di MeteoLive.it può dirsi effettivamente in corso. L’unica cosa che mi scoccia è che sono immerso nel traffico, manco fossi sulla Tangenziale Est di Roma alle 8 del mattino! Dentro di me un misto di rabbia e di emozione mi corrode i nervi già tesi e mi consuma in un’attesa spasmodica. Al mio fianco Emiliano mi invita a stare calmo: «Stai tranquillo, Emanue’, tanto lì a Carsoli c’è Marco.». Lo so: non dubito delle capacità di intrattenimento di Marco, il fatto è che vorrei essere già lì! Vorrei stare al “Caminetto” a parlare con Windchill e con Fabio82. E invece sono immerso nel traffico più caotico! E meno male che abbiamo deciso di stare lontani dalla città!

Improvvisamente, superato il tratto interessato dai lavori in corso, la strada si libera e davanti a noi si aprono le valli del bellissimo entroterra laziale. Tiburtini, Lucretili, Ruffi e Prenestini: l’Antiappennino Laziale gonfia gli orizzonti e colma i colori di visioni che so scoprire sempre nuove. E proprio lì, in una conca che prelude alle vette maestre dell’Appennino Abruzzese, proprio lì, in terra carseolana, sta per andare in scena il Primo Meteoraduno del Centro Italia.! Che roba, ragazzi! E chi si tiene più!?!

Emiliano al volante macina gli ultimi chilometri. Usciamo al casello autostradale ed arriviamo al ristorante: sono tutti dentro! Fuori infatti inizia a fare freddino: il cielo è grigio, e minaccia pioggia, come il copione deve necessariamente recitare. La quota neve è visibilmente stabile sui 1400-1500 metri, praticamente sopra le nostre teste, come cioè non capita spesso.

Entriamo nel ristorante, ed ecco il successo che non ti aspetti. Zerotermico annuncia: «Eccoli qua!».
«Chi?» mormoreggia qualcuno, che ovviamente non ci conosce.
«Ma come chi? – insiste Zerotermico – Arbolle e Simbruini, è ovvio!».
Immediatamente parte un applauso che mai ti saresti aspettato: la gente ti acclama solo perché hai in parte reso possibile tutto questo! La gente ti vuole conoscere, ti vuole stringere la mano, ti vuole esternare tutta la propria gioia. Io ed Emiliano rimaniamo commossi, quasi non ci crediamo. Ringraziamo rapidamente tutti, scusandoci dell’imprevisto ritardo, ed iniziamo il veloce giro per i tavoli per presentarci di persona.

Inizia così il singolare gioco del riconoscimento: vai un po’ ad indovinare, forumista per forumista, il nick-name di ognuno? Chi sarà “Olim”? Chi sarà “Snowmaker”? E “Bardi”?

Quebec, Paoloro, Grog. Il cerchio dei convitati si chiude presto, e ci metti poco a renderti conto che attorno a te hai i migliori meteofans dell’Italia centrale!

Mi sento una forte scarica di adrenalina addosso… difficile da descrivere! Sei al Meteoraduno: non sempre capita! Ma soprattutto sei al Primo Meteoraduno Forumisti MeteoLive del Centro Italia: la tua presenza è praticamente storica!

Nessuno resiste al proprio posto più di dieci minuti: troppo forte il desiderio di andare dall’altra parte della tavola a scambiare due parole con gli altri. I camerieri impazziscono nel locale affollato, e rimangono sbigottiti dagli argomenti che tengono banco in sala: all’antipasto si parla di neve; si arriva ai primi piatti, e noi argomentiamo dell’affidabilità di alcuni modelli matematici; i camerieri servono il secondo, ed ecco che in sala ci si dibatte sulla Corrente del Golfo; al momento del contorno occhi puntati invece sulle proiezioni stagionali.

Al dolce, infine, l’apoteosi: tutti noi ci riversiamo in massa nell’adiacente sala-video per seguire la trasmissione “Che tempo fa”. Non oso immaginare cosa abbiano pensato camerieri e gestori del ristorante. Trenta persone che in massa si spostano dalla sala pranzo alla video per seguire le previsioni del tempo. Non aggiungo altro. Credo che in quel ristorante una cosa del genere non si sia mai vista, e credo che mai si rivedrà!

Un pomeriggio indimenticabile! Alzi la mano chi, almeno per un attimo, non si sia sentito importante, stimato, apprezzato. Alzi la mano colui il quale si sia annoiato. Alzi la mano chi si sia sentito snobbato, ignorato.

Tutti felici, contenti, raggianti, elettrici. Un’esperienza trascinante, a tratti commovente; di certo memorabile!
Ognuno si è sentito al contempo attore e spettatore, nella cornice di un evento in cui l’assieme del gruppo è diventato di fatto il vero protagonista.

C’erano minorenni, giovani, padri di famiglia, addirittura anziani! Persone che avevano lasciato tutto, quel sabato pomeriggio, pur di venire a confrontarsi con una pari sensibilità difficilmente riscontrabile nell’universo di ognuno. Abbiamo abbattuto ogni frontiera, abbiamo ridicolizzato gli abissi tra le lontane generazioni, abbiamo vinto la scommessa con l’inerzia di un mondo sempre più sordo alle più remote sensibilità della persona. Abbiamo vinto la sfida contro le mode, i luoghi comuni, i week-end al mare e la brutale apparenza dell’etichetta a tutti i costi. A Carsoli c’eravamo solo noi.

Qualcuno si è perfino vergognato di comunicare ai propri familiari l’effettiva meta della propria uscita. Quanti “amici” si sono presi burla di noi? Quanti hanno snobbato la nostra ferma volontà di incontrarci a centinaia di chilometri di distanza per parlare di nuvole, clima, montagna?

Ventinove persone hanno detto no. Ventinove persone erano sedute dentro quel caldo locale, a Carsoli. Ventinove persone hanno vissuto una indimenticabile giornata. Ventinove eroi, capaci di riconquistare quella scomoda normalità che il nostro comune quotidiano ci aveva strappato di mano. Ventinove coraggiosi eroi, capaci di affrontare la propria passione e di rifiutare ogni subdola ipocrita obbedienza.

L’intenso pomeriggio si è concluso con la lettura del discorso dell’Amministratore Delegato di Meteo Italia S.r.l., Dott. Maurizio Corbella, e del Caporedattore di MeteoLive, Alessio Grosso, con le immancabili foto di gruppo, e con le videocamere che rubavano mille immagini ad una giornata memorabile sotto ogni punto di vista.

E poi la chicca finale: la riproposizione del divertente video girato a Campo Imperatore quel famoso 2 novembre 2002. Tre ragazzi, uniti nell’euforia di un momento, avevano messo assieme le proprie idee condividendo le proprie volontà. Era l’inizio di un sogno, quel sogno che a distanza di cinque settimane si è incredibilmente avverato come meglio non poteva succedere!

E, come per incanto, il sogno di quei tre ragazzi è divenuto oggi il sogno di decine di persone di ogni età che, trepidanti, aspettano di arrivare a Castelluccio di Norcia per ritrovarsi assieme con lo stesso spirito di quel lontano sabato 7 dicembre 2002.

La lunga marcia dei meteoraduni può dirsi iniziata.
Autore : Emanuele Latini (Arbolle)