00:00 21 Ottobre 2020

Clima: gli uragani diventeranno più frequenti?

Un argomento molto controverso sul legame tra riscaldamento delle temperature della Terra ed uragani tropicali. Esiste davvero una correlazione ed in quale misura?

La stagione degli uragani del 2020, si sta rivelando davvero intensa, infatti sull’oceano Atlantico e sul golfo del Messico, sono state contate un gran numero di tempeste tropicali, al punto che entro la fine di novembre potrebbe essere raggiunto e superato un nuovo record assoluto, scavalcando così il 2005. Per farvi capire l’eccezionalità dell’evento, una stagione normale vede una media di 12 tempeste nominate, almeno 6 delle quali diventano uragani, ed almeno tre, finiscono per essere catalogate come uragani di tipo "major". Qui sotto la sagoma spaventosa dell’uragano Wilma, 2005.

In questo senso, l’anno 2005 fu un record assoluto, con ben 27 tempeste tropicali, 14 delle quali si trasformarono in veri e propri uragani, cioè in cicloni tropicali con venti ad almeno 118 km orari. Inoltre quell’anno si contarono 4 uragani major, classificati come categoria 5, i più famosi furono Wilma e Katrina. In azione proprio in questo momento, troviamo l’uragano Epsilon, in aperto oceano Atlantico, vicino a Bermuda. Epsilon è il 26 esimo uragano dell’anno 2020, ne mancano soltanto due in più per varcare il record del 2005. Ecco un’immagine satellitare di Epsilon, quest’oggi:

URAGANI E RISCALDAMENTO GLOBALE. Numerosi studi sembrano tuttavia negare un legame diretto tra il cambiamento climatico ed il numero totale degli uragani, mentre invece appare probabile che il Global Warming possa influenzare la loro intensità.

Questo significa che in futuro il numero totale del tempeste a livello annuo, potrebbe NON subire variazioni significative, mentre aumenterebbe la frequenza delle tempeste più intense. Alcuni studi mettono in relazione l’aumento della temperatura con uragani più intensi e con tendenza degli stessi a muoversi più lentamente, in tal modo le tempeste del futuro potrebbero scaricare più pioggia rispetto a quella che producono attualmente.

Il maggiore calore presente nel sistema oceano-atmosfera, potrebbe influenzare anche la velocità di intensificazione delle tempeste. Secondo il Weather Channel, l’ultima tempesta che ha interessato gli Stati Uniti, l’uragano Delta, detiene un nuovo record per essere passata in tempi estremamente rapidi da una semplice depressione tropicale ad un uragano di categoria 4, questa transizione è avvenuta in sole 36 ore.

Secondo il Geophysical Fluid Dynamics Laboratory, con un aumento di temperatura media di 2°C, la probabilità che le tempeste vadano in contro ad un evoluzione di tipo "Major", con uragani di categoria 4 o 5, aumenteranno tra l’1 ed il 10%, le precipitazioni associate agli uragani sarebbero tra il 10 ed il 15% più intense, con effetti più devastanti sul territorio e sui tratti di costa interessati.

Autore : William Demasi