00:00 5 Agosto 2011

Caldo e sole: come influenzano le nostre giornate?

Non è sempre facile convivere con il caldo.

Il caldo spesso gioca brutti scherzi alla nostra salute e può riservare problemi quando diviene afoso: le coliche epatiche sono in agguato; si sentirà a disagio anche chi soffre di colite, gastroduodenite o difficoltà digestive.

Bisogna bere molto: sembra ormai un Comandamento ma è la cosa più importante. La cosa non vi garba? Allora attenti alla tachicardia, ai crampi muscolari e alla disidratazione. Almeno mangiatevi una bella fetta d’anguria! Davvero idiota la riflessione: "meno bevo, meno sudo".

Forse molti non sanno che l’esposizione al sole statica e oseremmo quasi sadica dalle 13 alle 15 può provocare una brutta infiammazione alle vie urinarie che talvolta degenera anche in infezione. Inutile dire dopo una giornata passata a rosolarsi: "che mal di testa e che nausea", la colpa sarà solo vostra. Gli ombrelloni non sono stati inventati per fare coreografia.

Chi soffre di disturbi cardiovascolari durante le fasi più calde sarà favorito: il caldo è vasodilatatore e la circolazione del sangue ne trarrà giovamento. La cura del sole, fatta in giornate asciutte e leggermente ventilate, può far bene a chi soffre di acne ed è un vero toccasana per la psoriasi, il sole invece è nocivo per la couperose.

Le giornate luminose fanno bene ai depressi e agli ipocondriaci: dunque il sole mette di buon umore. Arriva un fronte temporalesco? Tornano i nostri malanni. Non stiamo parlando solo del callo della nonna, ma anche dell’aggravamento di alcune malattie croniche o infiammatorie.

Un sollievo si ha solo quando la perturbazione è passata e al suo posto ritroviamo un bel promontorio anticiclonico che tende a rafforzarsi. In questo modo i nostri problemi, più o meno gravi, tenderannno ad attenuarsi. Chi soffre di coronarie e gli ipertesi devono evitare di prendere il sole nelle ore più calde. Il caldo umido fa male anche a chi soffre di artrosi, contrariamente a quanto si crede.

Autore : Alessio Grosso