00:00 25 Novembre 2015

Alta pressione atto secondo; ecco l’evoluzione del tempo attesa nei prossimi giorni

Esaurito il periodo di tempo instabile che in questi giorni ancora interessa il nostro Paese, una rimonta dell'alta pressione proveniente dall'ovest dell'Europa farà presto parlare di sè. Vediamo nel dettaglio.

Giungono anche oggi importanti conferme circa l’intervento di una nuova fase anticiclonica che riguarderà il bacino del Mediterraneo dagli ultimissimi giorni di novembre, guadagnandosi il proprio spazio anche su gran parte della prima decade dicembrina. Trattasi di una nuova espansione dell’alta pressione oceanica, "trascinata" verso il nostro Paese da un netto rinforzo delle vorticità zonali.

Prima di sperimentare le conseguenze di tale anticiclone, dovremo ancora fare i conti con una fase abbastanza importante di maltempo che riguarderà soprattutto i settori centrali e meridionali del nostro Paese già a partire dalle prossime ore; trattasi dell’ultima depressione appartenente ad un breve ciclo instabile che è iniziato e si concluderà con questa terza decade novembrina. Ad uscirne per prime saranno le regioni settentrionali, che saranno ancora una volta escluse dalla fenomenologia precipitativa più importante, sperimentando soltanto un aumento della ventilazione tra giovedì 26 e venerdì 27.

Con l’arrivo del weekend l’espansione anticiclonica porterà i suoi frutti ad iniziare proprio dai settori più occidentali del nostro Paese, sotto i colpi di una ventilazione settentrionale sempre più secca. Annuvolamenti ed instabilità persisteranno soltanto nelle regioni meridionali, esaurendosi definitivamente nella giornata di domenica 29 novembre.

L’evoluzione successiva verrà data in pasto all’anticiclone che riporterà con sè un netto aumento delle temperature alle quote superiori (sino +5 / +7°C rispetto ai valori attuali), aumento termico che sarà tuttavia tamponato dalla presenza di frequenti inversioni termiche nei bassi strati dell’atmosfera. Continuerà purtroppo la cronica assenza di manto nevoso lungo le Alpi, un deficit precipitativo che riguarderà tutte le regioni settentrionali anche nella prima decade dicembrina.

L’apice del nostro anticiclone nel periodo compreso tra lunedì 30 novembre e giovedì 3
; entro questo lasso temporale la stabilità atmosferica sarà pressochè totalitaria, gli annuvolamenti risulteranno scarsi e sopravviveranno solamente le sopraccitate inversioni terrmiche a regalare una parvenza fittizia d’inverno. Un certo rallentamento della tensione zonale ed una ripresa degli scambi di calore e quindi delle famigerate "onde di rossby", soltanto dal primo weekend di dicembre in avanti, quando potrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) prendere il via un tipo di tempo un po’ più dinamico. 

Autore : William Demasi