00:00 6 Aprile 2021

GROSSO: “dopo il freddo arriverà finalmente la pioggia al nord e sul Tirreno”

Facciamo il punto della situazione.

L’Italia viene investita dalla classica irruzione fredda d’aprile, come ce ne sono state tante sul nostro Paese nell’ultimo mezzo secolo.

Il ritorno tardivo del freddo non è dunque una novità; qualche volta questo tipo di irruzioni colpiscono in pieno il nostro Paese portando maltempo e violenti temporali con grandine e neve sulle Alpi, generando un minimo di pressione al suolo sul Tirreno, altre volte colpiscono invece in pieno i Balcani (come nel caso odierno) e l’Italia viene raggiunta solo dal freddo che attiva rovesci di neve soprattutto in Adriatico e al sud.

E’ già la seconda irruzione fredda tardiva nel volgere di poche settimane che, in un modo o nell’altro colpisce il nostro Paese.

Ora la congiuntura barica però si appresta a cambiare: si scorgono segnali importanti che potrebbero allievare la grande sete del Po. L’inserimento di una saccatura da ovest riuscirebbe a determinare piogge di una certa rilevanza al nord e sull’alto e medio Tirreno tra sabato 10 e martedì 13 aprile.

Questo cambiamento di circolazione fa pensare che questa fase da nord sia agli sgoccioli e che il tempo da ovest possa in qualche modo riscattarsi.

In questi giorni abbiamo ascoltato commenti giornalistici molto poco edificanti: "il lago di Como è ai minimi storici per colpa dei cambiamenti climatici, il Po è in agonia per colpa dei cambiamenti climatici e perchè cade poca neve e si scioglie anzitempo". 

Considerazioni che non si possono sentire: a questo punto siccome per legge solo un giornalista può leggere le notizie di un tele o radiogiornale che sia, allora facciamo dire queste cose ai soli scienziati, questi commenti infatti sono tanto fuorvianti quanto penetranti nella popolazione e diventano strereotipi.

Se infatti può anche essere vero IN LINEA GENERALE che la neve arriva tardi, cade più in alto rispetto al passato e si scoglie anzitempo, quest’anno l’innevamento su gran parte dell’arco alpino è risultato particolarmente generoso sin dallo scorso autunno e c’è ancora molta neve che deve sciogliersi e defluire a valle, così come il lago di Como da SEMPRE vive questa alternanza tra secche e piene, anche se è vero che negli ultimi anni queste situazioni opposte sono diventate più frequenti.

 

 

Autore : Alessio Grosso