00:00 28 Agosto 2013

Estate 2013: meno Africa, più temporali

Dopo una lunga serie di estati dominati da un anticiclone africano praticamente inossidabile, quest'anno la situazione si è presentata decisamente più evolutiva ed interessante. Il caldo non è mancato, ma è stato spesso alternato da frequenti episodi temporaleschi...non solo al nord!

Diciamocelo chiaramente: il caldo atroce e soffocante portato dall’alta pressione africana non piace quasi a nessuno.

Le città diventano canicole bollenti di giorno, mentre di notte si trasformano in immensi sudari. Dormire senza condizionatore è quasi un’impresa e tutto è soggiogato da un malessere diffuso e costante.

Per chi sta al mare o in ferie, il caldo è in genere ben accetto, ma quando risulta eccessivo può creare fastidio. Provate a stare su una spiaggia con il termometro fisso sui 35-36°! E’ vero che c’è il mare a due passi e ci si può tuffare, ma appena si esce dall’acqua la sensazione di frescura dura un battito di ciglia.  

Volgendo lo sguardo ad un passato non troppo remoto, l’estate scorsa sembrava non dovesse finire mai; una rimonta africana dietro l’altra, nessun break instabile e soprattutto nessuna rottura post-ferragostana in grado di spazzare via l’afa e la canicola.

Il primo guasto serio di presentò ai primi di settembre, quando finalmente arrivarono i temporali liberatori a partire dalle regioni settentrionali ed un po’ di frescura per tutti.

Quest’anno il trimestre estivo ci ha proposto invece un clima decisamente più clemente sotto il profilo del caldo e della stabilità indiscussa. Ricorderete sicuramente la notevole quantità di temporali di matrice convettiva che si sono sviluppati in Italia tra la fine di giugno e la prima parte di luglio, a sèguito dello sbilanciamento dell’alta pressione delle Azzorre troppo ad ovest. La zona di Roma (per fare un esempio) ebbe il temporale pomeridiano per molti giorni, ma un po’ tutta la parte interna e appenninica vide lampi e tuoni durante il pomeriggio per diverso tempo.

L’alta pressione africana, quella "cattiva e bollente" è uscita allo scoperto solo tra la seconda e la terza decade di luglio, mantenendo il suo dominio anche nei primi giorni di agosto (seppure consentendo qualche passaggio temporalesco talora intenso sulle nostre regioni settentrionali).

In pratica, il periodo più caldo è andato a coincidere proprio con la fase topica dell’estate mediterranea, ovvero tra il 15 luglio e il 15 agosto. I 40° sono stati valicati ed in alcune regioni è saltato anche qualche record.

…ma i temporali e le temperature più sopportabili erano ormai dietro l’angolo. Quest’anno, la natura ha deciso di riproporci la classica "rottura stagionale", divenuta realtà a fasi alterne a partire dal giorno 20 agosto.

Tra il 25 e il 28 agosto ecco i temporali anche intensi sull’Italia, che hanno messo la parola fine al caldo soffocande e all’afa…e guardando in prospettiva, sembra possibile uno scampolo di estate settembrina, come statistica vuole.

Insomma, un’estate con meno invadenze africane, con la presenza anche di fasi governate dall’alta pressione delle Azzorre, che ha cercato di mettersi in mostra in più di un’occasione, con il suo classico allungo dall’Atlantico verso il Bacino centro-occidentale del Mediterraneo. In altre parole, un’estate con meno Africa…e più "vecchio stile".  

 

 

Autore : Paolo Bonino