00:00 23 Novembre 2011

Temperature: guardate il freddo dov’è

Lo si vede tutto concentrato sul comparto russo siberiano, ma anche oltre il Circolo Polare Artico. Arriverà da noi? Probabilmente ai primi di dicembre.

 Le irruzioni di aria fredda sono il classico tallone d’achille dei modelli di simulazione, quelli che utilizziamo tutti i giorni per redigere le nostre previsioni. Questo per motivi strettamente legati alla fisica dell’aria fredda la quale, a causa del suo peso, viaggia strisciando sulle asperità continentali.

A questo dobbiamo considerare la sopravvenuta instabilità delle masse d’ aria fredda quando queste si spingono fuori dai loro luoghi di origine per sorvolare zone più calde. Non ultimo la mancanza di osservazioni capillari lungo la colonna d’aria sulle regioni artiche che costringono i calcolatori a interpolare le caratteristiche delle masse d’aria li presenti, ovvero ad approssimare la reale distribuzione di temperatura e di pressione. Tutti questi elementi mettono in crisi le proiezioni invernali a lungo termine. Si gioca allora sulle probabilità.

Ebbene, dopo aver consultato diversi scenari modellistici, dopo aver esaminato le corse probabilistiche, tastato la bontà anche delle ipotesi estreme, abbiamo convenuto che il target probabilmente previsto per l’inizio dell’inverno vero è quello dell’Immacolata. 

Per ora il freddo c’è ma non qui da noi. Guardate questa mappa, riferita alle anomalie termiche che si prevedono per domani 24 novembre sullo scacchiere europeo (a questo indirizzo potete consultare tutte le mappe previste fino a 7 giorni https://www.meteolive.it/speciali/TEMPERATURE/55/Anomalie-delle-temperature-per-i-prossimi-7-giorni-a-1-500m-/32513/) : il gelo è tutto concentrato oltre gli Urali ma non solo. Il vortice polare lanciato a pieni giri tiene confinato il grande freddo anche oltre il Circolo Polare Artico.

In attesa di un cambiamento, previsto come detto non prima degli esordi di dicembre, i contrasti tra le medie e le alte latitudini si fanno ancora una volta stridenti. Vedremo cosa combineranno dunque quando scoppierà la miccia e se diverse regioni d’Italia per quei giorni diventeranno davvero "immacolate".

Autore : Luca Angelini