00:00 23 Gennaio 2013

La parentesi anticiclonica dal 30 gennaio al 2 febbraio

A cavallo tra gennaio e febbraio il tempo ci proporrà una breve ma significativa fase di tempo bello e relativamente mite per la stagione. Vi spieghiamo i motivi, le conseguenze e la durata di questa parentesi.

 Nel cuore dell’inverno a cavallo tra i mesi di gennaio e di febbraio, tutto ci si può aspettare ad eccezione di una sortita anticiclonica che allontana bruscamente i normali rigori della stagione. A dire il vero, soprattutto prendendo in considerazione l’andazzo preso dagli ultimi inverni, le parentesi anticicloniche sono diventate via via più frequenti e prolungate, fino ad abbraciare addirittura settimane intere. 

In questo caso però la causa della resurrezione anticiclonica va ricercata nell’iper attività del lobo canadese del vortice polare. Come dire, più il vortice canadese spinge e si approfondisce e più l’alta pressione si erge verso le medie latitudini. Questo accade in virtù della legge fisica della "continuità della massa". Queste situazioni, se non evolvono in blocco, tendono comunque a risolversi nel giro di qualche giorno.

E’ quello che accadrà tra il 30 gennaio e il 2 febbraio prossimi: intensa pulsazione del vortice canadese, con spinta dello stesso lungo i meridiani americani (ondata di gelo in vista per Canada e USA), infittimento del gradiente di pressione tra il blocco gelido e la circolazione delle medie latitudini, quindi intensificazione della Corrente a Getto Polare con proiezione della stessa verso l’Atlantico e l’Europa.

Qui la spinta dinamica ad opera del getto, creerà un accumulo di masse d’aria alle quote superiori, con sfogo delle stesse verso il basso (correnti discendenti) e nascita dell’anticiclone (fase di tempo bello e relativamente mite sull’Europa centro-occidentale e sull’Italia).

Focalizzando l’attenzione sul nostro Paese, si prevedono pertanto in quei giorni condizioni di bel tempo ovunque (ad eccezione di qualche nota di instabilità al sud lambito da correnti più fredde settentrionali lungo il bordo periferico dell’anticiclone). Le temperature saliranno al di sopra della media stagionale mediamente intorno a 4-6°C. Possibilità di nebbie nelle valli e sulle zone di pianura, anche estese in val Padana dove le condizioni di inversione termica limiteranno l’escursione delle temperature e quindi l’anomalia delle stesse (freddo umido, possibilità di brinate e galaverna).

Quanto durerà? Come detto fino al 2 febbraio, dopodichè la rapida evoluzione dei centri di pressione tenderà a costringere l’alta pressione ad uno sviluppo maggiormente meridiano, con rotazione delle correnti prima intorno nord-ovest (neve lungo le creste alpine d confine), poi sempre più tra nord e nord-est (ritorno del freddo e della neve a quote basse entro la seconda decade del nuovo mese).

Autore : Luca Angelini