00:00 11 Febbraio 2013

Quegli strani temporali nevosi di sabato su basso Veneto e golfo Ligure

Imbiancate "a sorpresa" da un velo sottile anche le zone costiere del Veneziano e del Rodigino, fino al confine con la Romagna, spettacolari luminosità sugli orizzonti liguri.

 Cieli strani per la stagione quelli di sabato, soprattutto sulle zone padane, quasi una luminosità primaverile nel freddo cristallino del bel mezzo dell’inverno. Forse non sembra, ma il sole via via più alto sull’orizzonte inizia a far sentire la sua azione e riscalda i bassi strati nelle ore centrali del giorno, mente nella libera atmosfera le masse d’aria fredda seguitano a scorazzare indisturbate.

Nella sera di sabato in particolare, dopo una giornata caratterizzata da un discreto soleggiamento, il nord Italia è stato sovrastato da un nucleo di aria gelida in quota. Pensate (vedi mappa allegata) che sulla verticale del Triveneto, alla quota di 500hPa, nel nostro caso a circa 5250 metri dato che i geopotenziali erano molto bassi, questo nucleo freddo ha portato una temperatura di ben -40°C.

Dal punto di vista termodinamico, tutto questo freddo, non trovando adeguato supporto sotto i piedi (leggi mare relativamente più mite), ha dato vita a scambi convettivi di calore e quindi alla costruzione di nuvolosità cumuliforme lungo le coste e in mare aperto. Il tutto è stato inoltre supportato da punto di vista dinamico da una consistente iniezione di vorticità ciclonica da parte di uno strappo di vento derivante da ramo discendente (da nord verso sud) della Corrente a Getto, che è transitata con i suoi massimi di vento sui cieli del nord-ovest italiano.

Ne è risultato l’innesco di alcune cellule temporalesche, che sono andate subito "al sodo", non dovendo raggiungere spessori consistenti per ghiacciare alla sommità (la struttura mista nella nube dà inizio a tuoni, fulmini e precipitazioni). La precipitazione in caduta dalle nubi temporalesche ha inoltre trovato sotto di sè una lama d’aria fredda originata dai venti di Bora e Tramontana, che hanno mantenuto la temperatura prossima allo zero anche a bassa quota.

Da qui ecco la miscela ottimale affinchè si verificassero temporali nevosi in mare aperto e lungo le coste dell’alto Adriatico, qui anche in virtù di una confluenza al suolo tra i venti di Bora entranti dal mare e quelli da nord-ovest che fluivano sull’Emilia Romagna. Una situazione analoga nel pomeriggio di sabato aveva interessato il comparto ligure, con alcuni rovesci di neve che si sono verificati in mare aperto per via della medesima situazione di instabilità, come testimoniato dall’immagine allegata qui sopra.

Autore : Luca Angelini