00:00 15 Marzo 2008

GHIACCI ARTICI alla riscossa: segnali di ripresa importantissimi

Le preoccupanti anomalie riscontrate nella scorsa estate sono del tutto rientrate, anzi mostrano un trend in risalita che ha già portato i valori a pareggiare i dati del 2005

Capovolgimento di fronte in sede artica. I moribondi ghiacci polari hanno evidentemente beneficiato appieno dell’inverno appena trascorso. Il merito è senz’altro da imputare alla tenacia del vortice polare che nei lunghi mesi invernali ha dato veramente il meglio di sè.

Anche i raffreddamenti avvenuti in stratosfera all’inizio del nuovo anno hanno contribuito ad iniettare costantemente nei bassi strati il carburante del freddo alla giostra artica e ciò non ha fatto nient’altro che bene alla salute dell’agonizzante pack glaciale.

I numeri parlano chiaro: se la scorsa estate si erano raggiunti i preoccupanti minimi storici dell’estensione glaciale complessiva, dell’ordine di 3 milioni di kmq, ecco che il periodo attuale, se confrontato esattamente con il medesimo dell’anno passato, ci mostra una ripresa significativa con + 600mila kmq.

Maggiormente positiva la situazione nel settore artico canadese che comprende l’isola di Baffin ma anche nel mare di Kara (settore centrale siberiano) e nello stretto di Bering, mentre sostanzialmente stabili si presentano le rimanenti porzioni della banchisa artica.

Quel che più preme far presente riguarda però l’entità dell’anomalia. Se confrontiamo i grafici riferiti alla stessa nella forbice temporale compresa tra il 1979 e il periodo attuale si nota un rientro tra i più significativi dell’ultimo trentennio.

Si è passati infatti da un deficit di -3 milioni di kmq dell’estate 2007 ai – 500 mila kmq del periodo attuale. Occorrerà ora osservare se il pack riformatosi avrà spessore sufficiente per affrontare la prossima stagione calda e uscirne indenne proseguendo questa importante inversione di tendenza.
Autore : Luca Angelini