00:00 6 Giugno 2013

Estate bollente o normale? Ecco da cosa dipende

Perchè a volte il caldo estivo si presenta con il suo volto più fastidioso mentre in altre occasioni l'estate ci regala splendide giornate di clima gradevole?

 Le estati non sono tutte uguali. Dal punto di vista squisitamente previsionale ce ne accorgiamo di volta in volta, quando nella stesura delle proiezioni stagionali meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/Previsioni-estate-2013-caldo-quasi-nella-norma-e-un-po-di-variabilita-/41799/, notiamo che gli elementi climaticamente determinanti sono sempre diversi e, con essi, anche le conseguenze. Può così capitare che la circolazione tropicale alla fine della primavera si presti ad un risveglio precoce, con le acque dell’Atlantico tropicale più fresche della norma e il Monsone nord-africano che tende a spingere dal golfo di Guinea verso l’interno del Continente Nero.

In opportune condizioni tale stato di cose prepara senza dubbio per i Paesi mediterranei le basi per un’estate bollente. Tutto il blocco anticiclonico subtropicale infatti, sotto la spinta del Monsone e della linea di convergenza intertropicale (zona di incontro tra i venti dei due emisferi) che sale per alcune centinania di chilometri verso nord, si proietta a sua volta verso la fascia temperata (la nostra) mandandoci nel forno. Se saremo noi, piuttosto che la Spagna o la Grecia sarà compito delle anomalie oceaniche ma li siamo già nel campo del dettaglio che va visto e studiato caso per caso.

Quest’ultima è comunque la situazione peggiore in termini di caldo e di persistenza, dato che contempla il connubio e la coordinazione contemporanea sia del ramo azzorriano, che solitamente riesce a prendere piede soprattutto nei bassi strati, sia di quello continentale o nord-africano, che soffia la sua aria rovente alle quote superori. L’esempio tipico fu quello dell’indimenticata estate del 2003 che vide il ripetersi di questa situazione per l’intera stagione.

Ma se l’estate africana sembrava diventata la moda dell’ultimo decennio, ci si chiede quale sarebbe l’alternativa "gradevole" sul Mediterraneo. La risposta verte su un altrettanto famoso anticiclone, quello delle Azzorre. La sua posizione parzialmente defilata e con la possibilità di proporre ondulazioni più o meno marcate, permette un maggiore ricambio d’aria, con alterni e veloci passaggi di aria fresca atlantica, magari accompagnata da qualche temporale ristoratore, a fasi di tempo soleggiato ma nel complesso abbastanza mite e gradevole.

In questo caso la circolazione tropicale risulta sempre determinante e presuppone la presenza di acque atlantiche piuttosto calde (anomalia positiva) ad ovest del nord Africa (Mauritania, Senegal, Guinea) quindi un Monsone africano che parte in ritardo (rispetto al caso descritto in precedenza) e una minor magnitudo dello stesso per sopravvenuti minori contrasti con il continente. Tutto ciò favorisce l’esposizione verso il Mediterraneo e l’Europa occidentale proprio dell’alta pressione delle Azzorre.

Il filo che separa un’estate bollente da una mite e gradevole non è dunque così sottile. E’ la conseguenza diretta o indiretta di una serie complessa di vicende climatiche a spasso per il Pianeta. Giunti a questo momento della stagione si spera sempre che ci grazi e ci conceda quella fantastica estate mediterranea da molti rimpianta ma che a volte, con una buona dose di fortuna, ritorna. 

 

Autore : Luca Angelini