00:00 16 Marzo 2014

Come finirà marzo? Ecco le ultimissime

Se il contesto sinottico generale inizia a mostrare i suoi lineamenti definitivi, sussistono ancora alcune incertezze dal punto di vista del dettaglio. Cerchiamo comunque di capire quale sarà l'evoluzione più probabile dal 20 marzo in poi.

 Fino al 20 marzo tutto rimarrà tranquillo, con l’Italia protetta dalla sua campana di alta pressione e poche nuvole a disturbare un sole quasi sempre prevalente. I problemi arrivano dopo, ma iniziamo dai punti fissi: il flusso atlantico tende ad accelerare e a scendere di latitudine.

L’accelerazione delle correnti portanti sarà causa del tramonto definitivo dell’alta pressione, mentre l’abbassamento di latitudine delle storm tracks, ossia del corridoio preferenziale intrapreso dalle perturbazioni atlantiche, riporterà frequenti condizioni di maltempo sulla Mitteleuropa. Per l’Italia invece le cose andranno un po’ diversamente, soprattutto come tempistica.

Il tramonto dell’alta pressione vedrà un primo sbrigativo peggioramento tra la sera di venerdì 21 e la giornata di sabato 22 a partire dal nord, poi anche su diverse zone del centro. A seguire ecco subentrare un asse anticiclonico mobile, sui seguirà l’inserimento di una nuova perturbazione, attesa tra martedì 25 e mercoledì 26. Anche in questo caso nord e centro presi in via preferenziale, se non esclusiva, meridione fuori.

A questo punto solo un rallentamento delle correnti portanti potrebbe favorire l’inserimento più profondo delle perturbazioni atlantiche sul cuore del Mediterraneo. Questo potrebbe avvenire a partire dal 27-28 marzo. Sul finire del mese infatti, la terza perturbazione attesa nell’ultima decade del mese potrebbe scavare una depressione in sede mediterranea accompagnandosi pertanto ad un più serio e generale peggioramento delle condizioni atmosferiche su tutta l’Italia.

Come vedete, il cambiamento che vi avevamo annunciato dopo il 20 marzo in buona sostanza avverrà, ma la fase post-anticiclonica, che fin dall’inizio aveva ingenerato ampi margini di incertezza, si snoderà attraverso un complesso snodo di manovre, anzichè manifestarsi in un’unica soluzione. Per questi motivi, stante la bassa predicibilità della situazione a lungo termine, occorrerà navigare a vista e aggiornarci nel corso dei prossimi giorni, con l’ausilio delle nuove corse proposte dai modelli numerici di previsione.

Autore : Luca Angelini