00:00 3 Agosto 2018

La montagna cura acne, gastrite ed allergie

La montagna fa bene, basta non strafare.

Il numero di particelle inquinanti diminuisce con la quota. A 2000 m la loro concentrazione è circa 70 volte inferiore a quella che si riscontra in una grande città.

In quota l’aria è meno densa e ci si sente più leggeri, oltretutto il clima montano è stimolante, perché soggetto a variazioni piuttosto repentine nel periodo estivo, quando sicuramente non si correrà il rischio di annoiarsi.

Soggiornare a quote superiori ai 1500 m può essere utili per chi ha contratto malattie polmonari, quali asma e bronchite. Oltre i 2000 m si riscontra un miglioramento per i casi di acne e orticaria, oltre che in quelli di allergia (in questo caso soprattutto a causa della mancanza di vegetazione allergizzante).
Attenzione invece ai cardiopatici, che dovrebbe prudentemente soggiornare al di sotto dei 1000m.

Anche a quote modeste comunque vi sarà un giovamento per coloro che sono affetti da gastrite, duodenite ed ulcera gastrica. Non bisogna però salire repentinamente a quote troppo elevate, la carenza di ossigeno può far insorgere il mal di montagna.

Una bella gita in un rifugio alpino, sognata da tempo, potrebbe così trasformarsi in un brutto ricordo. Chi va in montagna deve poi bere molto per evitare la disidratazione, giacché l’aria è più secca e la ventilazione più apprezzabile rispetto alla pianura.

Autore : Alessio Grosso