00:00 29 Giugno 2002

Rinfrescate temporalesche che sembrano l’Arcuri, poi si trasformano in Rosy Bindi e il disagio per il caldo rimane

Nel meteo tanto vale essere ottimisti, tanto il sole prevale quasi sempre.

In meteorologia bisogna imparare che: a dire sole non si sbaglia quasi mai e neppure a prevedere il caldo.
State pur certi che una previsione di caldo anche a 15 giorni sull’Italia si realizza sempre.

Molto più difficile è invece prevedere l’arrivo delle nubi e delle piogge, sia perchè le perturbazioni non sono più quelle di una volta e ne arrivano sempre di meno, sia perchè bisogna combattere con una orografia tormentata che blocca le correnti umide, rallenta l’inserimento dell’aria fredda, lascia in ombra pluviometrica una regione e l’altra la riempie di temporali.

Una cosa è certa però: i peggioramenti che fino a 48 ore paiono certi e forieri di importanti piogge, subito dopo tendono a ridimensionarsi gradualmente sino, nei casi più estremi, a sparire nel nulla.

E’ così un fronte temporalesco di tutto rispetto, bello come la Arcuri quando lo vedi avanzare elegante e slanciato sulla Francia, quando transita sull’Italia pare più una Rosy Bindi o una Emma Bonino. Passateci la battuta che per una volta non è nostra ma di un simpatico lettore di Como, il signor Botta, che ci ha fatto talmente sorridere da dedicare alla cosa questo breve articoletto.

Insomma per sconfiggere la siccità ci vorrebbero tante Arcuri e poche Rosy Bindi, con tutto il rispetto e la simpatia che si può provare per l’onorevole.
Autore : Alessio Grosso