00:00 15 Dicembre 2006

Il “Cut off”

Che cos’è? Come si sviluppa?

Come sappiamo le figure di bassa pressione possono presentare isobare aperte o chiuse, possono essere allungate in una certa direzione o essere di forma praticamente circolare, ed in ognuno di questi casi esse presentano una dinamica di sviluppo peculiare.

In particolare quando una depressione tende (alle alte quote) ad allungarsi nel senso dei meridiani, ossia si forma una saccatura, i contrasti fra masse d’aria diventano molto accesi e si hanno fenomeni anche intensi all’interno della struttura depressionaria stessa.

Ma a cosa sono dovuti questi allungamenti nel senso dei meridiani? Al fatto che più ad est è spesso presente un centro di alta pressione che blocca il normale avanzamento verso levante della depressione; quest’ultima quindi cerca in qualche modo di aggirare l’anticiclone allungandosi verso sud e passando sul suo fianco meridionale.

Nella maggior parte dei casi però tale manovra porta ad una scissione della depressione stessa in due parti distinte; per capire il movimento che viene compiuto dalla figura barica si può pensare alla goccia che pende da un rubinetto e gradualmente tende ad allungarsi verso il basso fino a che non si stacca.

Anche nel nostro caso infatti si stacca una cosiddetta “goccia fredda” (una depressione in quota), che isolandosi dal flusso principale comincia a perdere molto lentamente energia, vagando in balìa delle correnti a getto; in tal caso si dice che tale depressione è un “cut off”, ossia traducendo letteralmente è “tagliata fuori (dal flusso principale)” con chiaro riferimento al fenomeno appena descritto.

I cut off sono perturbazioni estremamente dinamiche la cui traiettoria è difficile da prevedere; d’altra parte è comunque utile riuscire a capire il loro movimento, in quanto prima della loro estinzione (che di solito non avviene prima di 4-5 giorni dal momento del “taglio”) sono in grado di portare fenomeni di instabilità anche marcati.

Inoltre grazie alla presenza della catena pirenaica ed alpina tali fenomeni sono piuttosto frequenti sul nostro Continente, tant’è vero che molti episodi perturbati sull’Italia sono da ricondurre a queste depressioni così particolari.
Autore : Lorenzo Catania