00:00 30 Novembre 2004

BOIKOTTA le stufette elettriche nel centro città!

Si parla tanto di un piano per ridurre l'isola di calore e poi ci propinano questo scempio?

Lo sfogo di un nostro lettore è pienamente condivisibile, sentite cosa ci scrive riguardo a quello che succede NEI LOCALI DEI CENTRI CITTADINI:

“in autunno e in inverno dopo le 21 a Milano, ma penso che la cosa valga anche per le altre città del nord e del centro Italia, il traffico tende gradualmente a scemare, salvo picchi nelle zone più caratteristiche.

Il riscaldamento domestico si spegne generalmente alle 22 e da questo momento in poi, nonostante il calore restituito dagli edifici all’ambiente, ci si aspetterebbe un lento riequilibrio della temperatura del centro rispetto alle aree limitrofe e a quelle rurali o dell’aperta campagna. Naturalmente lo scarto termico rimane anche di 3 o 4°C che già sarebbero sufficienti.

Ecco che i locali del centro hanno inventato un nuovo stratagemma per accalappiare i clienti del dopo cinema o della pre-discoteca, semplici passanti infreddoliti o turisti.

Quello che in primavera e in estate può trasformarsi in una sosta romantica o comunque suggestiva ai tavolini dei bar del centro storico, in inverno non è assolutamente concepibile.

Siccome nessuno si siederebbe all’aperto a prendere freddo, si è inventata la stufetta elettrica che spreca energia e diffonde un calore artificiale incredibile nel raggio di alcuni metri. Sommate i locali del centro delle vostre città e contate per ogni esercizio almeno 3 stufette, fate poi i conti…e parlano di effetto-serra.

Senza contare che qualche testa “coronata” magari si è anche seduta al tavolino dopo aver recitato la parte del bravo cittadino ambientalista in qualche discorso ufficiale. Scusate lo sfogo e al rogo le stufette!”. Paolo Lovelli, Milano.

Che dire caro Paolo, è uno dei tanti sprechi e vizi che si concede la nostra società ipertecnologica, sembra una briciola nell’universo ambientale è invece è importante, è quel valore aggiunto che sommato a molti altri porta le città al surriscaldamento. Bisogna cominciare ad educare il cittadino, cosa non facile. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di fare un po’ di sensibilizzazione ma oltre questo non abbiamo le chiavi del potere per impedire questi “abusi”.
Autore : Redazione