00:00 5 Febbraio 2010

Nel weekend spifferi freddi lungo l’Adriatico, da mercoledì 10 nuova offensiva dell’inverno a partire dal nord

La stagione prosegue per la sua strada con i suoi alti e bassi. Intanto si prepara una nuova offensiva del grande freddo sull'Europa, con risvolti anche per l'Italia a partire da mercoledì 10.

Mentre scriviamo alcune grandi città del nord sono sotto la neve. Neve che invece è quasi tutta sparita dalle coste adriatiche recentemente imbiancate, ma che tornerà a far visita all’Appennino nel corso del fine settimana. Insomma un periodo di sconvolgente dinamicità, una fase di alti e bassi da lasciare senza fiato.

“Tranquilli” dirà qualcuno, “presto il progredire della stagione metterà un freno a questa corsa accelerata delle correnti”. E invece no. La risposta secca e perentoria segue quanto avevamo ipotizzato nelle nostre precedenti chiacchierate, in virtù di una dislocazione quantomeno originale dei protagonisti del tempo, soprattutto alle quote superiori.

E a tal proposito (non ci stancheremo mai di ripeterlo in questo frangente), ricordiamo che è ancora in atto un riscaldamento nella stratosfera polare con valori superiori a una determinata soglia e che la circolazione dei venti a quella quota risulta quest’anno favorevole al travaso verso i piani atmosferici inferiori di tale forte disturbo. E allora?

Allora l’inverno si giocherà l’asso nella manica nella seconda settimana di febbraio, allorquando si materializzerà sul nord dell’Europa un nuovo bolide gelido destinato ai settori centrali del nostro continente e in parte anche all’Italia. Ma perchè parliamo di un’Italia coinvolta in parte?

L’osservazione deriva dal fatto che l’alta pressione atlantica sembra propensa a dirigere la prua verso l’Islanda ma non a oltrepassare l’Isola. In questo modo il blocco gelido potrebbe non avere a disposizione l’energia sufficiente per affondare diretto sul Mediterraneo (teniamo conto che esso dovrà sbrigare anche la pratica “scavalcamento Alpi”) e si limiterebbe ad abbracciare in prevalenza il nostro centro-nord.

Inoltre una limatura delle temperature prospettate attualmente dai modelli, a causa dell’attrito imposto dalla accidentata superficie continentale sulla massa d’aria fredda in rotolamento strisciante verso sud, ci conduce a preventivare un quadro meno spinto e sicuramente più realistico di quanto prospettato al momento dalla modellistica fino a venerdì 12. Questo quadro appunto vedrebbe le nostre regioni settentrionali coinvolte da temperature molto basse ma da un tempo complessivamente più asciutto, quelle centrali impegnate da episodi nevosi a quote anche modeste e quelle meridionali alle prese con un maltempo più diffuso ma con la neve a quote complessivamente un po’ più alte.

Insomma una bella matassa da sbrogliare, un lavoro che andrà condotto passo dopo passo avendo la pazienza e il buon senso di non spingersi troppo in là con le prognosi particolareggiate, onde evitare spiacevoli qui pro quo previsionali e/o cocenti delusioni personali.

SINTESI PREVISIONALE FINO A VENERDI 12 FEBBRAIO

SABATO, 6 FEBBRAIO 2010
Fenomeni concentrati su Veneto, Friuli Venezia Giulia, est Emilia, Romagna, Appennino toscano, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, est Lucania e, dal pomeriggio, anche su Gargano, Calabria tirrenica, nord Sicilia e centro-ovest Sardegna. Neve fin verso gli 800 metri sui rispettivi tratti alpini, fin verso i 400-500 sul comparto appenninico emiliano-romagnolo, intorno a 500-600 su quello umbro-marchigiano, oltre i 900-1000 sui restanti tratti dell’Appennino centro-meridionale fino alla Sila, oltre i 1200 su Aspromonte, monti settentrionali siculi e rilievi sardi. Condizioni di tempo asciutto altrove e per di più anche con possibili schiarite su nord-ovest, est Sardegna, coste toscane, centro-sud delle Puglia; in mattinata qualche bella apertura anche su Sicilia e Calabria jonica. In serata calo delle quote neve sull’Appennino centrale con qualche fiocco fino in collina tra le Marche e il Gargano. Temperature in calo sui versanti orientali del Paese, specie dalla sera.

DOMENICA, 7 FEBBRAO 2010
Ancora diversa nuvolaglia sulle Venezie, lungo le regioni adriatiche, est Umbria e al sud, con qualche ulteriore spruzzata di neve in Appennino intorno a 300-500 metri. Rovesci su Calabria tirrenica e nord Sicilia, con neve sopra i 1000-1200 metri. In prevalenza soleggiato sul resto del nord, Toscana, ovest Umbria, Lazio e Sardegna. Tramontana lungo la Penisola, con temperature in ulteriore lieve calo al centro e al sud, meno freddo di giorno al nord.

LUNEDI, 8 FEBBRAIO 2010
Nubi irregolari lungo l’Adriatico e al sud, con qualche residua precipitazione tra Lucania, Calabria ed est Sicilia e neve tra 800 e 1000 metri. Altrove asciutto e almeno in parte soleggiato. Nuovo aumento delle nubi nel pomeriggio sulla Sardegna e lungo la fascia prealpina, senza fenomeni. Moderatamente freddo ovunque.

MARTEDI, 9 FEBBRAIO 2010
Nubi irregolari su tutto il Paese, più organizzate al centro-sud e sulle Isole Maggiori dove saranno possibili rovesci e nevicate a quote medio-basse in montagna. Meno freddo su Isole e Calabria

MERCOLEDI, 10 FEBBRAIO 2010
Ultimi rovesci, anche forti all’estremo sud, con neve in montagna. Asciutto e almeno in parte soleggiato sul resto del Paese. Temperature in sensibile calo al settentrione, stazionarie al centro, in temporaneo aumento al sud.

GIOVEDI, 11 FEBBRAIO 2010
Nuovo peggioramento al centro-sud, con qualche nevicata a quote molto basse sull’Appennino centrale. Tempo migliore ma molto freddo al nord, addirittura gelido sulle Alpi. Nuovamente più freddo anche al sud.

VENERDI, 12 FEBBRAIO 2010
Deboli nevicate lungo l’Adriatico, a quote colinari o pianeggianti. Altrove variabilità, con il tempo più aperto al nord. Molto freddo ovunque, specialmente al settentrione.
Autore : Luca Angelini