00:00 11 Marzo 2010

L’alta pressione corre in aiuto del Mediterraneo, sbarrando la strada a nuove sfuriate fredde e regalando un po’ di sole quasi ovunque

Temperature in progressivo rialzo, soprattutto dall'inizio della prossima settimana, ma c'è ancora qualche margine di incertezza.

“Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato”.

Questi versi di Leopardi (tratta da *la quiete dopo la tempesta) forse nell’immaginario collettivo rappresentano il sentimento popolare alla fine di un inverno che a molti è apparso particolarmente lungo, ma che in fondo si è presentato, come da calendario, a dicembre e sta per congedarsi poco prima dell’equinozio di primavera.

Certo, è stato caratterizzato da due eccezionali ondate di freddo, che hanno interessato però in prevalenza il nord, parte del centro e si sono limitate a sfiorare il sud, dove per lunghi tratti la stagione è risultata mite.

Comunque sia si tratta di un inverno che ricorderemo, insieme a quello del 2008-2009 e che lascerà di fatto un po’ sconcertato chi fino a ieri gridava alla desertificazione e alla chiusura degli impianti sciistici sotto i 1500m. Se guardiamo bene però non si tratta solo degli ultimi 2 inverni, ma di tutta la prima decade del 2000, se si eccettua il doppio passo falso 2006-2007 e 2007-2008, dove comunque la neve, perlomeno in montagna, poi è arrivata.

Ora guardiamo avanti, cosa succederà?
PREMESSE:
1 l’indice AO sta tornando a volare, segno di un vortice polare nuovamente in salute
2 l’indice NAO invece è un po’ indeciso intorno a valori neutri, è da tener d’occhio
3 l’anticiclone delle Azzorre, pur rimanendo un po’ decentrato ad ovest del Continente ha tutta l’intenzione di opporsi o perlomeno di deviare tutte le nuove irruzioni fredde in arrivo da nord.
3 con la salita dell’AO la corrente a getto potrebbe aiutare l’alta pressione, inducendo veloci correnti occidentali, con pochi serpeggiamenti e dunque non favorevoli alla distensione verso sud di saccature di origine artica.
4 semmai con il previsto calo dell’AO e forse anche della NAO intorno al 20 del mese, ci sarà da aspettarsi l’inserimento di correnti perturbate atlantiche con qualche perturbazione piovosa sin sotto casa
5 ipotesi più remota: stante il lago di aria gelida ancora presente sul nord Europa, una di queste bolle fredde, in un momento di debolezza del getto, potrebbero ancora una volta infilarsi nel Mediterraneo.

IN CONCLUSIONE: salvo un po’ di variabilità e aria temporaneamente più fredda in discesa lungo l’Adriatico, dovremmo aspettarci una fase relativamente stabile e sufficientemente mite da poter definire primaverile della durata di 4 (6???) giorni. Si perchè nonostante l’alta pressione sembri dalle carte molto “grassa” e intenzionata a sfondare nel Mediterraneo, gli addetti ai lavori, noi compresi, non si fidano a dire “gatto” prima di averlo nel sacco.

SINTESI PREVISIONALE sino a GIOVEDI 18 MARZO 2010
Venerdì 12 marzo: ultime note di instabilità lungo il Tirreno ma con pochi fenomeni, tempo migliore altrove, salvo una certa nuvolosità residua. Gelate nottetempo e nel primo mattino al nord e nelle zone interne del centro. Temperature massime in lieve ulteriore aumento.

Sabato 13 marzo: bel tempo al nord con passaggio di velature sparse, ma senza conseguenze e ulteriore rialzo termico in pianura anche nei valori minimi. Un po’ di nuvolaglia in transito al centro, specie in Sardegna, ma senza conseguenze e temperature in lieve rialzo in pianura. Nuvole e piogge su Calabria e Sicilia, incerto sul resto del sud, ma con pochi fenomeni. Limite della neve oltre i 1000m. Temperature in lieve calo.

Domenica 14 marzo: nubi sui settori alpini esteri e di confine con qualche nevicata. Cielo poco nuvoloso o velato sul resto del settentrione, ma con prevalenza di sole e temperature in netto rialzo. Anche al centro qualche passaggio nuvoloso, più compatto in Adriatico, ma con pochi fenomeni. Un po’ di vento e piuttosto freddo in Appennino. Al sud nuvolosità irregolare ma con precipitazioni isolate ed ampie schiarite. Nubi a tratti più compatte in Adriatico, ma anche qui con pochi fenomeni. Temperature in lieve calo.

Da lunedì 15 a giovedì 18: l’evoluzione più probabile vedrà l’affermazione almeno parziale di un campo di alta pressione con tempo al massimo un po’ variabile ma in buona parte soleggiato e mite nelle ore diurne, in linea con i valori medi stagionali. (da confermare)
Autore : ALESSIO GROSSO