00:00 8 Gennaio 2014

NEVE in arrivo dopo la metà del mese: e se questa NON fosse un’ipotesi estrema?

Molte corse parallele del modello americano intravvedono una fase fredda sull'Italia, qualcuno anche nevosa. Tra questi abbiamo posto l'attenzione sulla versione più "spinta", per alcuni versi simile all'ultimo run di controllo.

 Vedere l’arrivo del gelo stile "nord America" sull’Italia al momento rimane un’ipotesi estrema, ma credere nell’avvento di un periodo più freddo e magari anche nevoso rimane lecito anche nell’ambito di scenari operativi, come quello ufficiale o di controllo. Ma cosa ci dicono allora questi scenari paralleli?

Abbiamo preso quello più significativo, per altro non molto dissimile dal disegno generale dalla corsa ufficiale, sebbene più cattivo nelle caratteristiche termodinamiche.

Il primo passo spetta all’Atlantico, con una prima perturbazione attesa tra il 13 e il 14 gennaio. Al suo passaggio si approfondirà un minimo di pressione sui nostri mari centro-meridionalei, che fungerà da esca per un primo nucleo di aria fredda in arrivo dal nord Europa. In questo caso sarebbe il nostro centro-sud, sede del vortice nel frattempo ulteriormente approfonditosi, a ricevere le prime nevicate a bassa quota. Il target dell’evento atteso tra il 15 e il 16 gennaio.

Terzo passo: l’inserimento di una nuova perturbazione atlantica, pronta questa volta a portare la neve a quote basse sul nostro settentrione, nel frattempo raffreddatosi a dovere. Neve che in questo caso sarebbe lecito attendersi anche fino in pianura tra il 17 e il 18 gennaio.

Quanto è attendibile questo scenario estremo?  Al momento siamo intorno al 20%. Consideriamo però che tale disegno, pur con termiche meno spinte, riappare nella corsa di controllo, già più probabile (45%) e dunque da tenere sotto osservazione perchè potrebbe guadagnare punti nel corso dei prossimi aggiornamenti.

Autore : Luca Angelini