00:00 19 Gennaio 2002

Valtellina…a secco!

Alcuni dati riguardo questo "secco", per ora, autunno/inverno qui in Valtellina.

Qui in Valtellina, dati alla mano, sono ormai quasi 3 mesi che non piove seriamente: l’ultima “vera” precipitazione si e’ avuta nei giorni 20-21-22 ottobre scorso con apporti di circa 35 mm. a Livigno, 70 all’Aprica e 83 a Madesimo; circa 30 mm nel fondovalle (dati di Sondrio).

In ogni caso gia’ Ottobre, complessivamente, e’ stato un po’ “avaro” in fatto di precipitazioni: 52 mm. totali a Livigno, 99 all’Aprica, 148 a Madesimo (luogo notoriamente tra i piu’ piovosi dell’intera provincia) e 78 mm. a Sondrio.

Dopo di che praticamente il “nulla”, o quasi: novembre ha evidenziato aggravato il deficit pluviometrico: 16 mm. di pioggia e 24 cm di neve a Livigno (neve, pero’, subito sparita !), 13 mm e 4 cm di neve all’Aprica, 20 mm. e 9 cm. di neve a Madesimo, circa 9 mm. a Sondrio.

Tutti questi dati assumono maggior significato se raffrontati alle medie precipitative del periodo dell’intera provincia di Sondrio: Ottobre ha una media di 107 mm., quest’anno ne sono caduti 85,1; Novembre registra in media 100 mm., solo 9,2 quelli caduti durante l’ultimo trascorso mentre Dicembre, contro una media di 69 mm., ha registrato l’entusiasmante dato di 3,8 mm., tra l’altro caduti solo lungo i crinali alpini e Alta Valle in quanto il dato di Sondrio e’ stato un desolante 0 !!!

Ad oggi, oltre meta’ gennaio, la situazione non e’ cambiata di ….un solo mm.: sempre e solo 0 !

Quindi, dati alla mano, se gia’ Ottobre ha evidenziato dati sotto la media (seppur non di molto ) sono stati gli ultimi due mesi dell’anno le vere anomalie di questo periodo con precipitazioni praticamente assenti, se non qualche leggera “spruzzatina” nevosa lungo il crinale alpino, con apporti misurabili in mm. !!

Tutto questo ha portato, come diretta conseguenza, un’assoluta penuria di neve a tutte le quote, con probabili e negativi effetti per la “tenuta” dei ghiacciai durante il periodo estivo prossimo, nonche’ danni gia’ tangibili per quanto riguarda il turismo invernale alpino, con cali di presenza piuttosto preoccupanti.

I dati riguardanti le presenze di turisti in alta valle durante il periodo natalizio registrano infatti cali piuttosto allarmanti: Bormio ha registrato il 36-37% in meno rispetto allo scorso anno, Livigno 25% in meno e S.Caterina il 20%, sempre in meno !

Un po’ meglio sono andate le cose a Madesimo, con presenze piuttosto in linea con il passato grazie anche al fatto che gran parte delle piste sono innevate, stante ad una presenza massiccia di impianti di innevamento artificiale; solo la Val di Lei e il “mitico” Canalone risultano impraticabili (spesse volte il Canalone e’ risultato chiuso per ..troppa neve !!!).

Ma anche il resto delle stazioni sciistiche valtellinesi, Aprica, Valmalenco e Gerola, purtroppo registrano cali notevoli con poche piste “sparate” artificialmente.

Oltre al turismo sono iniziati, purtroppo, anche i primi problemi di approvvigionamento idrico in diversi comuni della provincia, specialmente nella Bassa Valtellina: il comune di Tartano risulta il piu’ colpito, dovendo richiedere l’ausilio delle autobotti; conseguentemente e’ stata richiesta dallo stesso comune la domanda al Ministero di stato di emergenza idrica.

La carenza idrica e il conseguente prosciugamento di alcuni bacini idrici non sono stati gli unici “mali”: ci ha pensato il gran freddo a dare, in piu’ zone, il cosidetto “colpo di grazia”, gelando numerose tubature dell’acqua !

Particolarmente colpiti alcuni comuni del fondovalle tra i quali Forcola e Cosio Valtellino, con un gran freddo durato per molti giorni consecutivi.

Anche Gerola e Rasura, comuni sopra Morbegno, iniziano a registrare i primi problemi.
Il capoluogo Sondrio, per ora, non evidenzia particolari problemi: se la rete idrica in totale ha registrato un calo del 17% rispetto alla portata abituale, e’ altrettanto vero che, oltre le 4 sorgenti “di monte” dalle quali si preleva l’acqua e che, effettivamente, sono un po’ in “magra”, l’acquedotto puo’ contare anche su 3 pozzi da cui si puo’ “pompare” piu’ acqua di ora, in caso di effettivo bisogno.

Comunque e’ bene sottolineare che situazioni del genere, a Sondrio, dal 1900 ad oggi si sono presentate solo 5 volte e con una “punta” siccitosa solo nel 1981.

In ogni caso il passato ha gia’ mostrato situazioni simili, con carenze di precipitazioni cosi’ prolungate, in inverno: si ricordano annate simili tra i primi anni sessanta, un’altra stagione ad inizio degli anni settanta mentre, piu’ recentemente, si annoverano le stagioni “avare” del 88′-89′, quando ci fu’ una nevicata a dicembre e poi piu’ nulla fino a fine febbraio, la stagione invernale successiva quando nevico’ a novembre e poi solo secco, fino a fine gennaio.

Quindi non sono rare queste situazioni di “penuria” qui in Valtellina, ma in generale anche su tutte le Alpi, anche se alcuni dati tendono comunque a rendere quasi “eccezionale” questo prolungato periodo di secco: secondo l’archivio del SIB, societa’ che gestisce gli impianti di risalita di Bormio e che sono aggiornati annualmente a partire dal 74′-75′, anche durante gli inverni piu’ “scarsi” si misuravano comunque circa 20-25 cm di neve a Bormio 2000, mentre in quota a 3000 m. c’era pur sempre un discreto manto nevoso.
Ad oggi, invece, le piste di Bormio sono praticamente “verdi” e prive di neve fino alle quote piu’ alte come, tra l’atro, anche qui a Livigno dove in alto c’e un paesaggio quasi.lunare !

In conclusione, dopo l’inverno scorso caratterizzato da un persistente flusso zonale che al Nord ha portato tempo sicuramente piu’ mite ma con apporti precipitativi notevoli e accumuli nevosi in quota che, in alcune zone alpine, ha raggiunto spessori di oltre 30 m. a 2500 m. di quota, quest’anno il tempo sembra voler “compensare”, in negativo, tale situazione almeno qui al Nord.
A dire il vero sono molte le regioni italiane che stanno soffrendo, chi piu’ chi meno, tale situazione siccitosa con gravi danni anche causa del grande freddo che ha portato grossi problemi per le culture.

Ed ora ?

Forse si vede una certa “svolta” a partire dal 22 di gennaio, anche se e’ tutto ancora da confermare e verificare la sua intensita’ e capacita’ di portare finalmente “vere” precipitazioni: qui a Livigno, comunque, i piu’ “vecchi” cominciano a preoccuparsi dell’eventualita’ di intense precipitazioni nevose che, stante il notevole ghiaccio presente lungo i fianchi delle montagne, potrebbero provocare, come gia’ avvenuto in passato, diverse e pericolosissime valanghe !
Autore : Fabio Pozzoni