00:00 8 Dicembre 2014

Ultimissime della sera: tentativi di inverno, ma…

Nella giornata di domani, martedì 9 dicembre, un sistema frontale nord-atlantico irromperà sul nostro territorio regalando una parantesi di freddo moderato e neve soprattutto sul centro e nord Italia, su quest'ultimo settore la quota neve potrebbe spingersi molto in basso, specialmente nella fase finale dell'evento. In seguito situazione incerta, conferme sul rinforzo del Vortice Polare in troposfera, conseguenze dubbie sull'inverno europeo.

Situazione attuale: una giornata di sostanziale tregua su buona parte del Paese. Annuvolamenti sparsi sulle regioni centrali e meridionali, senza particolari conseguenze. A partire dalle ore pomeridiane, addensamenti nuvolosi costituiti da nubi alte e sottili hanno invaso i cieli dell’angolo nord-occidentale, segnale dell’imminente cambiamento del tempo di cui sarà protagonista l’Italia già dalla mattinata di domani, martedì 9. Ventilazione debole variabile, tendente a divenire meridionale sull’alto Tirreno ed il mar Ligure. Temperature stazionarie.

Nuovo cambiamento del tempo atteso nelle prossime ore.

Aria fredda di origine nord-atlantica sopraggiunge in queste ore sul nostro Paese, determinando un peggioramento delle condizioni atmosferiche a partire dalle regioni settentrionali. Nelle prossime ore andrà approfondendosi un minimo barico con perno sul mar Ligure, che influenzerà lo stato del tempo del nord Italia, determinando precipitazioni sparse. La quota delle nevicate tenderà a scendere sin sotto i 1000 metri, i fiocchi riusciranno a spingersi su quote molto basse sull’angolo nord-occidentale. Mercoledì 10 e giovedì 11 peggioramento del tempo anche al centro-sud, in questo caso con quota neve posta ad altitudini più elevate.

Interludio anticiclonico tra giovedì 11 e venerdì 12
 
Entro giovedì 11 dicembre gli ultimi annuvolamenti abbandoneranno le regioni meridionali per lasciar spazio ad una gradevole parentesi di cielo sereno e tempo abbastanza buono. Tutto questo sarà garantito da un effimero interludio anticiclonico, derivato da una temporanea accelerazione della corrente a getto occidentale appena al di là delle Alpi.

Tra sabato 13 e domenica 14 dicembre un nuovo sistema frontale potrebbe abbordare le nostre regioni a partire dai settori più occidentali.

Entro il prossimo fine settimana, una nuova saccatura potrebbe strutturarsi sull’ovest Europa, determinando sull’Italia un richiamo di correnti umide ed abbastanza miti di origine sciroccale. Nuove precipitazioni coinvolgerebbero il nostro Paese, soprattutto i settori centrali e settentrionali. Un maggiore pescaggio umido meridionale determinerebbe inevitabilmente un aumento della temperatura, confinando la caduta della neve a quote generalmente più elevate

E sul LUNGO TERMINE?

Volgendo lo sguardo alla seconda metà del mese, il centro di calcolo europeo non lascia molto spazio all’avvento di nuove perturbazioni dalle conseguenze invernali. Il Vortice Polare alle alte latitudini, seguiterebbe infatti a restare ben chiuso e saldo alle proprie terre di origine, una situazione che porterebbe ad una prevalenza di correnti occidentali sull’intero continente europeo. In queste condizioni le masse d’aria più fredda avrebbero molta difficoltà a raggiungere il nostro Paese, limitandosi a lambirlo con una corrente portante prevalentemente nord-occidentale.

Inutile ribadire che una circolazione di questo genere, qualora dovesse persistere anche nel futuro, regalerebbe poche chances d’avere episodi di freddo realmente degni di nota sull’area mediterraneo, i quali per realizzarsi hanno/avrebbero bisogno del supporto di una dinamica circolatoria molto più disturbata.

Autore : William Demasi