00:00 17 Febbraio 2015

Ultimissime della sera: regime di instabilità a sfondo INVERNALE

Ancora tempo INCERTO come attore protagonista principale delle vicende atmosferiche su questo mese di febbraio? Sembrerebbe proprio di sì. Vediamo nel dettaglio.

Situazione attuale: tende ad attenuarsi la nuvolosità sul nostro Paese, sostituita dall’intervento dell’alta pressione che fa piazza pulita di addensamenti e nuvolosità a partire dalle regioni centrali e settentrionali italiane. Ancora una giornata complessivamente nuvolosa al centro ed al sud, con qualche piovasco sparso. Ventilazione orientale con rinforzi al nord e sulle adriatiche, temperatura in lieve e graduale aumento.

L’anticiclone conquista il nostro Paese ,ma sarà un dominio breve.

Passano le ore e l’alta pressione si fa strada sul nostro territorio italiano, determinando un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche su tutto il Paese. Tale situazione toccherà un apice massimo tra mercoledì 18 e giovedì 19 febbraio, due giornate che andranno a costituire il momento più soleggiato dell’intera settimana. Giovedì 19 la nuvolosità andrà tuttavia aumentando sui settori di medio ed alto Tirreno, a causa di un graduale ribasso della pressione che sarà principalmente dovuto all’approssimarsi della nuova depressione prevista sul Mediterraneo centrale nei giorni successivi.

Focus weekend: nuovamente maltempo a spasso per l’Italia?

Una nuova ed attiva circolazione ciclonica, potrebbe interessare il nostro Paese tra sabato 21 e domenica 22 febbraio. Il comportamento di tale circolazione di bassa pressione resta ancora incerto, anche se appare ancora una volta elevato il rischio d’avere un affossamento del minimo barico al suolo, con conseguente parziale esclusione dei fenomeni sulle regioni settentrionali italiane. (fig. 1)

Tale tendenza allo sprofondamento è più visibile sugli aggiornamenti del modello americano, mentre il centro di calcolo europeo propende per la tesi del minimo ciclonico sull’alto Mediterraneo. In questo caso nubi e precipitazioni nevose a bassa quota, nella giornata di sabato diverrebbero protagoniste dei settori italiani settentrionali (specie l’angolo nord-occidentale), in seguito, con l’arrivo di domenica 22, avverrebbe lo sprofondamento della depressione attorno la Sardegna con coinvolgimento più diretto dei settori meridionali.

Evoluzione successiva: sorprese in vista?

In merito al LUNGO TERMINE, quest’oggi il centro di calcolo europeo mostra un eterno braccio di ferro tra l’alta pressione oceanica e le depressioni cariche d’aria fredda in quota, dalle origini nord-atlantiche. L’alta pressione verrebbe stirata dalla corrente a getto occidentale, occupando spesso la penisola Iberica ma portando soltanto modeste ripercussioni sullo stato del tempo italiano che seguiterebbe a mostrare una certa dinamicità, fatta di veloci impulsi perturbati, (fig. 2) alternati ad alcuni promontori anticiclonici nei momenti in cui l’alta pressione dalla sede iberica riuscirà ad estendersi al nostro territorio col proprio braccio orientale. Mancherebbero valori intensi di freddo, ma sarebbe garantito un apporto di neve costante sulle nostre Alpi e sugli Appennini.

Autore : William Demasi