00:00 17 Dicembre 2004

TUTTO sul ritorno della NEVE in Appennino, passo dopo passo

Ma a far la voce grossa sarà il ritorno del freddo e un vento forte da nord. Fiocchi in collina ovunque, dall'Emilia alla Puglia.

DOMENICA SERA
APPENNINO SETTENTRIONALE. L’approfondimento del minimo sul Golfo di Genova richiamerà aria fredda dalla Porta della Bora, con conseguente interessamento del settore tosco-emiliano, versanti emiliano e romagnolo in primis, dove sono attesi fenomeni nevosi a bassa quota (quota neve in calo da 1100 a 700 metri in poche ore). Un po’ più al riparo il settore ligure, dove comunque non sono da escludersi brevi episodi, specie sul versante padano. Venti in rinforzo e temperatura in calo ovunque.

APPENNINO CENTRALE. Tempo in progressivo peggioramento, cielo coperto e precipitazioni diffuse ovunque, localmente intense, come nel caso del settore umbro-marchigiano, specie sul versante adriatico. La quota-neve, inizialmente intorno ai 1200-1300 metri, scenderà gradualmente fino a raggiungere gli 800 metri nella notte su lunedi.

APPENNINO MERIDIONALE. Anche qui tempo in progressivo peggioramento, con copertura nuvolosa in estensione a tutto il settore e prime precipitazioni (per lo più deboli) in progressione da nord verso sud, con iniziale interessamento dei settori sannita e campano, dove la quota neve si attesterà intorno ai 1100-1200 metri. Venti di richiamo deboli sud-occidentali.

LUNEDI MATTINA
APPENNINO SETTENTRIONALE. Prima dell’alba condizioni di tempo perturbato, con neve fino a quote collinari; maggiormente interessati i versanti emiliano e romagnolo. Col trascorrere delle ore, fenomeni in via di esaurimento e schiarite già da metà mattinata. Venti forti, tempestosi sulla dorsale. Temperature in ulteriore deciso calo. Gran freddo ovunque.

APPENNINO CENTRALE. Nelle prime ore della giornata il minimo attraverserà tutto il settore, interessandolo con venti forti, a tratti tempestosi, e con un crollo delle temperature, più sensibile sul versante adriatico. Le precipitazioni nevose, inizialmente collocate da quota 800 metri, conquisteranno gradualmente quote inferiori (500 metri) procedendo da nord verso sud. Sarà maggiormente interessato dai fenomeni il versante adriatico dell’Appennino. In tarda mattinata netto miglioramento sul settore umbro-marchigiano.

APPENNINO MERIDIONALE. Precipitazioni in estensione a tutto il settore e neve gradualmente a quote inferiori. Si parte dai 1000 metri dell’Appennino Campano e Sannita, per arrivare ai 1500 della Sila, ma con quota-neve in rapido abbassamento ovunque, anche per l’insorgenza delle correnti settentrionali che faranno da apripista all’abbassamento della colonnina di mercurio. Nella parte centrale della giornata, su Gargano, Subappennino Dauno e Matese la neve potrebbe raggiungere altitudini prossime ai 500 metri.

LUNEDI POMERIGGIO/SERA
APPENNINO SETTENTRIONALE. Rasserenamento, attenuazione del vento (che però sulle creste continuerà a soffiare forte) e condizioni di gelo ovunque.
APPENNINO CENTRALE. Tempo in progressivo miglioramento da nord verso sud. Condizioni ancora perturbate però sul Basso Abruzzo e sulla Val di Sangro, tormente sulla Maiella e interessamento anche delle aree vallive circostanti. Prima dell’esaurimento della precipitazione, i fiocchi potrebbero toccare anche zone di pianura, specie sul versante adriatico. Venti ancora forti, tempestosi in quota.

APPENNINO MERIDIONALE. Tempo perturbato, temperatura in calo e venti in rinforzo dai quadranti settentrionali. Precipitazioni nevose a partire dai 500 metri sui settori Sannita e Campano, dai 700 sul settore Lucano, dai 1000 su quello calabro.

MARTEDI MATTINA
APPENNINO SETTENTRIONALE. Cieli soleggiati, vento in ulteriore attenuazione, freddo.

APPENNINO CENTRALE. Situazione ancora incerta.

APPENNINO MERIDIONALE. Tempo in lenta guarigione ma ancora dominato dal freddo e dalle nevicate in collina. Previsione nel dettaglio da aggiornare.
Autore : Emanuele Latini