00:00 4 Maggio 2015

Spiccata variabilità tardo primaverile: ecco le conseguenze sul suolo italiano

Entro i prossimi 7-10 giorni, avremo a che fare con diverse situazioni atmosferiche che da un lato porteranno ad alcune ondate di calore che sarebbero in grado di coinvolgere a fasi alterne diversi settori d'Italia, dall'altro potranno determinare fasi di instabilità e l'arrivo dei primi temporali di stagione, concentrati soprattutto nelle zone interne.

Aria molto calda di origine nord-africana affluisce proprio in queste ore sullo stivale italiano, determinando una vera e propria impennata delle temperature che porterà ben presto conseguenze sullo stato del tempo dell’intero stivale italiano. Cambiano gli attori protagonisti del palcoscenico atmosferico italico, se ne accorgono soprattutto le regioni del centro e del meridione d’Italia, dove il cielo libero da nubi e la temperatura particolarmente mite, tradisce l’intervento della massa d’aria africana ancora alle sue primissime battute.

Se ne accorgono anche gli abitanti delle regioni del nord; l’aria africana determina sovente la formazione di una vera e propria "cintura" di nubi medio-alte che testimoniano proprio l’incontro/scontro tra Africa e Atlantico.

L’apice dell’alta pressione verrà raggiunto tra domani, martedì 5 maggio e mercoledì 6. Temperature molto elevate interesseranno i settori centrali e meridionali italiani ma anche al settentrione commenteremo un incremento della colonnina di mercurio sino a valori di caldo moderato durante le ore pomeridiane e nelle zone interne. Sarà tuttavia un’alta pressione dalla breve durata, sostituita già entro la serata di martedì, dall’intervento di una massa d’aria più fresca oceanica. Conseguenze temporalesche dapprima al nord, poi anche sulle regioni centrali, seppur con fenomeni più episodici. Entro il weekend sabato 9 – domenica 10 maggio, l’aria fresca si sarà ormai estesa sino alle regioni del sud, andando a concludere questa prima ondata di calore dell’annata 2015, di breve durata ma comunque molto intensa.

In linea generale, commentando le previsioni deterministiche relative a questa prima decade di maggio, possiamo affermare d’essere entrati a pieno merito nella seconda ed ultima fase della primavera, quella assestata su valori termici temperati, sulle ondate di calore che fanno la loro fugace comparsa, alternate ad altri momenti di maggiore instabilità con temperature in calo ma con il freddo ormai lontano.

Siamo ormai entrati nel semestre caldo della stagione, i contrasti si fanno giorno dopo giorno sempre più accentuati così come le ondate di calore potrebbero manifestarsi con sempre maggiore frequenza, divenendo ben presto protagoniste del tempo sul Mezzogiorno d’Italia e di riflesso accentuando sempre più la tendenza temporalesca al nord, ogni qual volta avremo a che fare con il transito di una perturbazione oppure un modesto cavo d’onda veicolante aria più fresca.

A tal proposito, dopo la parentesi di frescura attesa il prossimo weekend, la circolazione atmosferica mediterranea potrebbe seguire due grandi vie: la prima, più gettonata, proporrebbe una seconda ondata di calura allo scoccare della seconda decade di maggio, con effetti questa volta evidenti anche sul tempo delle regioni settentrionali, laddove la colonnina di mercurio potrebbe portarsi sin verso la fatidica soglia dei 30°C.

Il secondo "percorso evolutivo" sarebbe invece propenso al mantenimento di condizioni di instabilità con rovesci e temporali frequenti soprattutto al nord ma possibili anche al centro-sud.

Quali di queste due grandi strade potrà essere quella vincente, ancora non ci è dato di sapere…

Avremo modo di riparlarne.

Seguite gli aggiornamenti.
 

Autore : William Demasi