00:00 18 Marzo 2019

SICCITA’ estrema al nord: si svuota il Lago Maggiore, fiume Po in secca. Quando tornerà la pioggia?

Sembra non aver fine la crisi idrica del nord Italia dove la pioggia, quella vera, latita dall’autunno. Una siccità davvero estrema quella che sta interessando il Settentrione, specie il nord-ovest dove le perturbazioni sembrano trovare quasi una "barriera" che impedisce il tanto sospirato arrivo delle piogge. Solo il nord-est sta riuscendo nell’impresa di vedere piogge saltuariamente, ma comunque parliamo di quantitativi di molto inferiori rispetto alle medie stagionali.

La causa principale di questo periodo siccitoso che pare non aver fine è da ricercarsi nell’esasperante invadenza degli anticicloni, da quello azzorriano a quello sub-tropicale, che si sono letteralmente impossessati dell’Europa centro-occidentale. Anche Paesi come Spagna e Francia stanno vivendo una lunga fase di siccità oltre che termicamente sopra la media del periodo.

La situazione dunque è molto grave considerando la velocità con cui i bacini idrici del nord Italia si stanno letteralmente svuotando.
In primis il lago Maggiore, dove mancano all’appello ben 300 milioni di metri cubi d’acqua. Il livello del lago ha raggiunto i 16 cm sopra lo zero idrometrico convenzionale, un livello che solitamente viene raggiunto nei mesi estivi. Solitamente in questo periodo dell’anno il livello del lago Maggiore supera il mezzo metro.

Se andiamo ad osservare gli accumuli di pioggia della zona, ad esempio Domodossola, troviamo solo 28 mm di pioggia caduti in tutto l’inverno. Insomma parliamo di numeri davvero eccezionalmente bassi in zone dove la pioggia è invece solitamente frequente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"La situazione è sicuramente preoccupante – spiegano il presidente Rdi Coldiretti Piemonte oberto Moncalvo e il delegato confederale Bruno Rivarossa – perché le riserve idriche sono necessarie per i prossimi mesi, quando le colture ne avranno bisogno per crescere. Il timore è che, dopo queste temperature elevate, possa tornare il freddo: a risentirne potrebbero essere la vite, le pesche e le albicocche".

"L’andamento anomalo di quest’anno – proseguono Moncalvo e Rivarossa – conferma purtroppo l’esistenza di cambiamenti climatici in corso, con una più elevata frequenza di eventi estremi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense, rapido passaggio dal maltempo alla siccità. Per questo l’agricoltura piemontese non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni agricole, adottando un’adeguata azione di gestione del rischio".

Crisi anche per il Po, ormai in secca storica su tutta la pianura Padana. In numerose località stanno emergendo vaste lande di sabbia sul letto del fiume.

QUANDO TORNERA’ LA PIOGGIA?

MeteoLive sta monitorando la situazione da giorni alla ricerca di possibili sblocchi, ma al momento è confermato il dominio dell’anticiclone e quindi il dominio del bel tempo secco almeno per altri 7-10 giorni su tutto il nord Italia: dunque la pioggia sarà ancora assente e la siccità sicuramente si aggraverà ulteriormente.

Stando alle ultime tendenze pare che la situazione possa sbloccarsi verso la fine del mese e i primi giorni di aprile grazie alla "riapertura della porta atlantica", ma per il momento si tratta solo di ipotesi a lungo termine come quella proposta dall’ultima mappa appena uscita del modello Europeo che mostra la quantità di pioggia che cadrà nei prossimi 10 giorni sulll’Italia:

 

Come vedete il nord Italia resterà completamente a secco fino al 28 marzo, piogge generalmente deboli e sparse cadranno sul resto d’Italia, più consistenti fra Romagna e Marche, sulla Sicilia e forse sul sud-ovest della Sardegna.

Autore : Redazione MeteoLive.it