00:00 28 Settembre 2005

RIVELAZIONI importanti sui cerchi nel grano: vengono fatti con i MASER?

Nuove indagini conducono all'utilizzo dei MASER per la creazione degli stupefacenti disegni nel grano.

Il vecchio e ancora irrisolto tormentone dei cerchi nel grano non smette mai di riservare interessanti sorprese. La complessità sempre crescente dei disegni fa diminuire le ipotesi sulla loro origine, spostando l’attenzione dalle civiltà aliene a qualcosa sempre di estremamente tecnologico ma più terrestre.

La zona tra Glastonbury, Avebury e Stonehenge rimane sempre il fulcro dei Cerchi, la regione dove ogni anno se ne rinviene il maggior numero: la complessità e la rapidità con cui appaiono i cerchi, anche solo nello spazio di una notte, non lascia dubbi circa l’origine molto “intelligente” e poco casuale del fenomeno.

Chi li crea, sofisticati macchinari dell’uomo o gli alieni? In molti continuano a domandarsi quali tecnologie siano in grado di produrre le alterazioni presenti su queste piante.

In particolare rimangono ancora 3 importanti nodi da sciogliere:
1. Perché gli steli subiscono una sorta di riscaldamento interno, come se qualcosa riscaldasse rapidamente i liquidi all’interno della pianta che si ammorbidisce e cede con fuoriuscita di vapore o addirittura con l’allungamento e l’esplosione dei nodi.
2. Da dove vengono le minuscole particelle presenti in sottili polveri all’interno del cerchio come la magnetite e il biossido di silicio la cui concentrazione è insolita per un normale campo di grano.
3. Le mosche trovate “fuse” agli steli o addirittura esplose.

L’unica spiegazione finora plausibile era quella di un’altissima concentrazione di radiazione energetica, con frequenza nel campo delle microonde.

Chi produce tali radiazioni? Oltre alla fantasiosa pista aliena sembra prendere corpo anche la pista militare, come se durante le notti in cui vengono realizzati questi disegni i campi fossero sorvolati da sistemi segreti di intercettazione militare.

Si fa il nome del MASER, una sorta di laser inventato negli anni 70 che si basa sull’uso delle microonde e che oggi potrebbe essersi evoluto e includere le più moderne e sofisticate apparecchiature hardware e software.

L’ipotesi delle Microonde presentava infatti un enorme problema: l’intensità di un campo di microonde diminuisce con il quadrato della distanza, di qui l’impossibilità di irraggiare vaste superfici di grano in modo perfettamente uniforme, per giunta realizzando disegni così dettagliati.

I Maser invece sarebbero dispositivi capaci di emettere fasci di microonde la cui intensità non diminuisce con la distanza. Il raggio del Maser potrebbe avere un diametro di pochi centimetri ed essere indirizzato con grande precisione.

I rapporti su avvistamenti di Oggetti Volanti non Identificati non sono mancati neanche da parte dell’Aeronautica Militare Italiana, e i cerchi nel grano vengono considerati come la prova di tale passaggio.

Dunque il rapporto tra cerchi nel grano e tecnologie militari si infittisce, diminuendo in parte il fascino dell’esperienza aliena ma facendo avvicinare ancora di più il caso ad una soluzione.
Autore : Simone Maio