00:00 12 Luglio 2018

Rinforzo dell’alta pressione nel weekend ma su alcuni settori la stabilità atmosferica avrà vita breve

Un weekend di tempo tranquillo, associato a temperature in generale aumento. Nuovi temporali in arrivo al nord e su parte del centro lunedì 16. A lungo termine abbiamo ancora prospettive di tempo instabile.

Entro il prossimo fine settimana è previsto un nuovo aumento delle temperature sul Mediterraneo. Il sud Europa ricadrà sotto l’influenza di una circolazione meridionale che metterà in gioco masse d’aria in arrivo dal nord Africa. Sull’Italia vengono previsti picchi di temperatura superiori a 35 gradi che interesseranno soprattutto le regioni centrali e meridionali tra sabato e lunedì. I valori più elevati saranno concentrati nelle zone interne e lontane dall’influenza mitigatrice del mare, il primato del caldo spetterà alle due isole maggiori. In conseguenza di questa circolazione, aumenterà la concentrazione della sabbia in sospensione nell’atmosfera su parte della Spagna, l’Italia e la Grecia.

La prossima settimana, sotto la spinta energica delle correnti occidentali, l’onda anticiclonica sarà costretta a ritirarsi velocemente verso i settori di basso Mediterraneo. La circolazione oceanica guadagnerà facilmente l’Europa centrale ed occidentale, conquistando in breve tempo anche i settori settentrionali del nostro Paese, ove sono previsti nuovi temporali già a partire da lunedì 16 mattina al nord-ovest, in veloce progressione verso il centro Italia e le regioni di nord-est durante il pomeriggio. Seguirebbe un calo delle temperature ed una rotazione del vento dai quadranti occidentali. 

Neanche spingendo il nostro sguardo al lungo termine sembrano comparire scenari di reale stabilità; l’aria fresca potrebbe conquistare con estrema facilità il cuore d’Europa, propagando facilmente i suoi effetti alle regioni dell’Italia settentrionale, ove potrebbero rinnovarsi ancora condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali. In conseguenza di questa circolazione, le temperature risulterebbero calde ma senza eccessi con valori più bassi al nord, più alti al Mezzogiorno ove si farebbe sentire maggiormente l’influenza portata dalle masse d’aria africane. 

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Autore : William Demasi