00:00 12 Novembre 2010

Prosegue la maratona dell’autunno, da lunedì 15 a giovedì 18 ombrelli nuovamente aperti sull’Italia

Nuova fase di maltempo attesa da lunedì 15 e almeno fino a tutto giovedì 18 novembre. Due pulsazioni successive interesseranno dapprima il nord, poi anche il resto del Paese.

Un Atlantico estremamente prolifico e un Mediterraneo particolarmente ricettivo stanno facendo dell’autunno 2010  una stagione quasi da record dell’ombrello sull’Italia. Nuovo giro nuova perturbazione in arrivo, sull’onda di una saccatura avanzante dal nostro oceano.

Le prime avvisaglie nuvolose irregolari si faranno notare domenica a partire dal centro-nord, ma i fenomeni partiranno ufficialmente lunedì. Si inizierà con il nord-ovest, dove è prevista una prima passata di precipitazioni, nevose sulle Alpi solo a quote piuttosto elevate, mediamente intorno a 2000-2200 metri.

L’aria mite condotta a forza lungo il canale di aspirazione della nuova saccatura si farà carico di portare temperature tiepide su tutto il Paese, in modo particolare al centro e al sud, a conferma di una fase piovosa ma non fredda della stagione.

La spinta del getto frattanto stirerà verso sud-est il sacco depressionario infilandolo entro l’invisibile pozzo senza fondo del Mediterraneo centrale, dove avrà luogo il distacco di una goccia fredda dalla struttura madre. Siamo tra martedì e mercoledì, giorni durante i quali l’intero nostro Paese si ritroverà sotto un rischio non indifferente di pioggia, ad eccezione di Sardegna e regioni del medio e basso Adriatico.

Quando tutto sembrava ormai disegnato però, ecco sopraggiungere un ulteriore impulso perturbato, il quale dalla Francia si fionderà nella struttura vecchia rinvigorendola. Siamo a giovedì 18, probabilmente la giornata meteorologicamente peggiore della prossima settimana sull’Italia intera.

Rovesci frequenti, anche temporaleschi su Liguria e regioni tirreniche, quota neve in lieve calo sia sulle Alpi che in Appennino; livello medio 1800-2000 metri. Venti sostenuti a rotazione ciclonica con perno tra Lazio e Abruzzo e mari fino a molto mossi. Insomma l’ennesima giornata di maltempo, niente di nuovo sotto il sole, anzi sotto le nuvole. Niente di più di quanto la natura ci abbia ormai abituato a fronteggiare in questo autunno sempre più sorprendente.

Autore : Luca Angelini