00:00 15 Febbraio 2010

Pioggia e aria mite in arrivo, tra martedì e mercoledì sotto tutta l’Italia

Fenomeni dapprima in transito al centro-sud, poi concentrati principalmente al nord. Temperature in aumento con aria mite in arrivo a partire dal sud.

La porta atlantica è ormai spalancata e i colpi d’ariete inferti dalla circolazione mite e umida dell’oceano sul blocco continentale hanno ormai distrutto il muro eretto dal Generale. Intendiamoci, sempre inverno sarà, ma molto più mite e piovoso, una sorta di limbo stagionale che non ha più la cattiveria del vero inverno nè ancora la dolcezza della ormai vicina primavera (meteorologica).

Fatto sta che attraverso il varco occidentale le perturbazioni hanno semaforo verde verso il Mediterraneo e l’Italia. Tra martedì e mercoledì in particolare due perturbazioni si rincorreranno a breve distanza introducendo di fatto il nuovo regime circolatorio.

Martedì una scia di rovesci si materializzerà a partire dalla Sardegna per poi viaggiare a grandi passi verso le nostre regioni centrali e meridionali. Il richiamo mite operato dal minimo depressionario associato alzerà progressivamente il limite delle nevicate, inizialmente posto ancora intorno a 1000-1200 metri sull’Appennino centrale, già oltre i 1800-2000 su quello meridionale. Attenzione ai monti calabresi: dopo tanta neve, il disgelo forzato potrebbe recare qualche problema all’equilibrio idrogeologico di alcuni settori regionali.

Mercoledì ecco la seconda perturbazione; questa volta la traiettoria sarà più settentrionale e andrà difatti a investire in prima istanza il nord, per poi scivolare anche su Sardegna settentrionale, Toscana, Umbria, Marche e Lazio, ma con fenomeni complessivamente meno organizzati.

Le quote neve? In virtù di una nuova pennellata mite, si assisterà ad un ulteriore ritocco verso l’alto, anche se in mattinata i residui del cuscino freddo pregresso che ancora resiste sui settori più occidentali della val Padana, potrà recare qualche nevicata a quote basse se non addirittura pianeggianti sul Piemonte.

Per il resto ottima passata nevosa sull’arco alpino a quote mediamente poste tra 800 e 1000 metri, ma con limite appunto in rialzo fin verso i 1200 nella seconda parte della giornata.

E in Appennino? Qualche fiocco in mattinata solo sui crinali appenninici liguri, poi neve relegata alle cime più elevate fino allo spartiacque appenninico centrale a quote comunque superiori a 1600-1800 metri. Da segnalare anche lo Scirocco teso ovunque, con successiva rotazione del vento a Libeccio nel pomeriggio sulla Sardegna e in ulteriore rotazione a Tramontana sulla Liguria centro-occidentale.

Temperature in aumento ovunque, ma in modo più sensibile al sud e al centro, dove i termometri si porteranno su valori decisamente miti.
Autore : Luca Angelini