00:00 17 Febbraio 2015

Peggioramento del week-end: ecco la tesi del modello europeo ed americano

Secondo il modello americano la depressione sarà molto veloce, mentre il collega europeo la pone decisamente più alta e lenta. Ecco tutti i dettagli.

Pare ormai assodato che il ponte anticiclonico che si verrà a creare a metà settimana sull’Europa centrale non reggerà. Da nord-ovest, un fronte nord atlantico abbastanza freddo taglierà come una lama nel burro il tessuto stabilizzante, penetrando nel Mediterraneo dalla Valle del Rodano a ridosso del prossimo fine settimana.

Risulta ancora poco chiara la dinamica di ingresso e soprattutto la velocità della perturbazione in questione.

Secondo il modello americano (prima cartina a sinistra) la depressione che si formerà sul Mediterraneo sarà molto veloce. Nella notte tra sabato e domenica sarà già ubicata tra la Sardegna e il nord Africa. Sinceramente, questa ipotesi ci sembra un tantino esagerata, come esagerata appare la velocità di discesa del minimo stesso.

Se questa tesi andasse in porto si avrebbe un veloce peggioramento al nord-ovest sabato, mentre domenica le piogge si trasferirebbero sulle Isole e sul medio-basso Tirreno, liberando già il settentrione.

Il modello europeo invece risulta più lento come tempistica e piazza il minimo (alla medesima ora) molto più alto di latitudine, in prossimità della Corsica.

Il gap di posizionamento della depressione, in questo frangente, è notevole tra i due modelli. Se andasse in porto la tesi del modello europeo, il peggioramento sull’Italia sarebbe maggiormente organizzato, con possibilità di nevicate al nord a quote collinari.

Chi avrà ragione? Al momento, come anticipato, la tesi del modello americano ci sembra forse un po’ esagerata, ma solo le prossime corse degli elaborati ci diranno la verità.

 

 

Autore : Paolo Bonino