00:00 19 Dicembre 2016

MODELLO AMERICANO: distensione delle correnti occidentali sull’Europa, ecco le conseguenze

I nuovi aggiornamenti serali CONFERMANO una fase di tempo stabile e mite sotto le festività di Natale. Vediamo nel dettaglio cosa succederà.

L’episodio instabile invernale che sta interessando in queste ore il nostro Paese, sarà destinato a concludersi con la stessa rapidità con la quale è intervenuto; ben presto l’Europa dovrà infatti fare i conti con il rinforzo di un grande complesso depressionario che poggerà il proprio perno a cavallo tra l’Oceano Nord Atlantico e la Penisola Scandinava. Tale immensa circolazione di bassa pressione che, a livello statistico, tende spesso a manifestarsi sotto le festività di Natale, è la conseguenza ultima di un rinforzo fisiologico del Vortice Polare che si manifesta spesso nel periodo dalle giornate più corte dell’anno. 

Il rapido intensificarsi di queste depressioni, porta sull’Europa il rinforzo della corrente a getto occidentale che nei prossimi giorni prenderà a scorrere assai vivace oltre il 50° grado di latitudine nord.

Le masse d’aria estremamente miti che solitamente risiedono alle medie latitudini dell’oceano Atlantico, tenderanno quindi ad essere trasportate senza filtri e senza ostacoli direttamente dalla sede originaria ai settori occidentali e centrali d’Europa. Le primissime stime sui valori di temperatura previsti alla quota di 850hpa (circa 1500 metri) nel periodo compreso tra giovedì 22 e lunedì 26 (Santo Stefano) mettono in risalto l’avvento di una massa d’aria molto mite anche in quota (isoterme comprese tra +4°C e +6°C). 

Le festività di Natale trascorreranno pertanto sotto condizioni atmosferiche stabili, garantite dall’espansione di una figura anticiclonica sull’oceano Atlantico, sull’Iberia, infine sospinta sino ai settori centrali del Mediterraneo. Abituiamoci all’entrata in scena della consueta nebbia che affollerà le giornate di queste festività sulla Valpadana, torneremo infine a dare il benvenuto alle nubi di tipo basso che con altrettanta insistenza affolleranno i cieli dei versanti tirrenici, ricordandoci come al di là della presenza di una figura anticiclonica più o meno forte, l’origine della massa d’aria rimarrà comunque oceanica.

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi