00:00 27 Novembre 2009

Lunedì e martedì l’Italia nel cuore del maltempo

Si approfondirà strada facendo la saccatura nord-atlantica che scaccerà definitivamente lo spettro dell'alta pressione a oltranza sul nostro Paese. Arriveranno piogge importanti, venti forti e nevicate a quote via via più basse.

Come sempre sarà lei, la corrente a getto, a disegnare i lineamenti del prossimo generale peggioramento in arrivo sul nostro Paese. I suoi massimi di vento si troveranno sul lato sopravvento dell’asse di saccatura, ossia lungo il bordo occidentale della stessa. Quando ciò avviene l’onda depressionaria tende ad amplificarsi dando il meglio di sè in termini di fenomeni.

E’ quello che accadrà tra lunedì e martedì, allorquando l’affondo di questo grande sacco di bassa pressione, ben alimentato a tergo da aria polare marittima e sul lato anteriore da forti venti di Scirocco carichi di umidità, darà il via al valzer delle piogge un po’ su tutto il Paese.

In tutto questo trambusto si strutturerà infatti una corpulenta perturbazione, i cui prodromi si porteranno sull’Italia già nel corso di domenica. Lunedì lo scorrimento di un vero e proprio fiume di aria mite con estrazione afro-mediterranea tessirà un tappeto nuvoloso compatto che impegnerà l’Italia intera.

Saranno dapprima le nostre regioni settentrionali ad assistere ai fenomeni più rilevanti. Fin dal mattino avremo precipitazioni diffuse e nevicate anche abbondanti sulle Alpi, specialmente sui settori centrali e orientali, a quote poste intorno ai 1600-1800 metri, in calo dalla sera. L’ulteriore manipolazione dei rilievi su tali correnti concentrerà lungo la fascia prealpina e pedemontana lombardo-veneta gli accumuli precipitativi maggiori.

Per lo stesso motivo anche la Liguria sarà bersagliata da forti rovesci. Qui non si esclude qualche locale e occasionale colpo di tuono, con nevicate intermittenti sulle cime del retrostante Appennino fin verso i 1600-1800 metri. Fenomeni ugualmente possibili ma nel complesso meno rilevanti su basso Piemonte ed Emilia Romagna.

Con il passare delle ore verranno coinvolte rapidamente dalle piogge anche la Sardegna e le regioni del versante tirrenico fino alla Campania. Qualche goccia anche sulla Sicilia occidentale. Quota neve in calo sull’Appennino e sui monti sardi dai 2000 ai 1300-1400 metri in tarda serata. Forte Scirocco ovunque, tendente a ruotare a Libeccio nella seconda parte del giorno ad iniziare dai versanti occidentali.

Martedì la perturbazione abbandonerà rapidamente l’Italia relegando gli ultimi rovesci diffusi all’estremo sud. Nel frattempo aria più fredda di origine nord-atlantica si riverserà sul nostro Paese rinnovando condizioni di spiccata instabilità. Si avrà qualche schiarita, ma saranno possibili anche annuvolamenti localmente intensi e associati a ulteriori rovesci a carattere sparso e intermittente. La quota neve calerà ulteriormente e qualche fiocco si farà vedere fin verso gli 800-900 metri, in particolare sull’Appennino centro-settentrionale.
Autore : Luca Angelini