00:00 2 Marzo 2011

La NEVE incombe sul nord Italia, ecco dove e quando

Saranno essenzialmente Piemonte, Emilia Romagna ed entroterra ligure a ricevere la visita più sostanziosa della precipitazione. Sulle altre zone tempo incerto ma senza particolari conseguenze, fatta eccezione per il vento forte che sferzerà il Triveneto, la Romagna e la Liguria.

Quando un vortice depressionario mette radici sui nostri mari ci possiamo aspettare di tutto. Questo perchè le masse d’aria destinate alla sua alimentazione e al suo sostentamento vanno a convergere attorno al minimo principale in modo irregolare e a impulsi successivi. Ne deriva quindi uno sfarfallamento di tutto il ventaglio nuvoloso associato e una distribuzione delle precipitazioni di tipo pulsante.

Entrando nel dettaglio della situazione attuale, possiamo osservare che uno di questi impulsi, dopo aver messo a ferro e fuoco il nostro meridione, sta ora risalendo verso il centro per portarsi poi, come sua meta finale, al nord. E qui torna utile il discorso fatto sul ventaglio delle precipitazioni: naturalmente queste ultime risulteranno più attive, abbondanti e insistenti sulle zone che si troveranno geograficamente più vicine al minimo di pressione.

In questo caso l’occhio del ciclone rimarrà posizionato nei pressi della Sardegna e la pulsazione perturbata dovuta alla risalita del ramo occluso della perturbazione associata darà i suoi frutti  in termini di neve soprattutto su Piemonte, entroterra ligurie, Emilia e Romagna. Dette regioni si troveranno infatti perfettamente a tiro dell’aria fredda che va ad alimentare il vortice, dunque vedranno sommarsi sia gli effetti delle precipitazioni, sia quelle del freddo.

Ecco dunque la neve che, a partire dalla sera di mercoledì,  tornerà ancora una volta a cadere, dapprima in modo isolato e intermittente, poi via via più fitta e insistente fino alle ore centrali di venerdì.

Un bel bottino nevoso soprattutto per il Piemonte occidentale, il Cuneese, il versante padano dell’Appennino ligure e di quello emiliano. A 1000 metri si potranno agevolmente stimare accumuli anche oltre 50 centimetri di neve fresca nei tre giorni coinvolti. I comuni posti sul versante padano delle Marittime e le vallate esposte ad est delle Cozie dovranno mettere in conto anche un alto rischio di valanghe anche a quote modeste. Ma la neve non cadrà solo in montagna.

Il Piemonte vedrà tingere di bianco anche le pianure, in particolare tra Torinese, Cuneese, Astigiano e Alessandrino. A Cuneo città la giornata di giovedì sarà all’insegna derlla neve totale, con accumulo al suolo anche di diversi centimetri. Anche Torino non dovrebbe mancare l’appuntamento con la neve, forse l’ultimo appuntamento di questo inverno. La pioggia su questi settori potrebbe sostituire parzialmente la neve sotto i 500 metri solo a partire dalla mattinata di venerdì.

Non dimentichiamoci l’Emilia, dove città come Bologna, Reggio Emilia, Parma e fino al Piacentino, dopo le spruzzate delle ultime ore, si imbiancheranno in modo deciso, soprattutto nella mattinata di giovedì. In contemporanea attesa qualche spruzzata di neve anche sulla bassa Lombardia,  essenzialmente sul Pavese, con accumuli maggiori nel Vogherese. Su questi ultimi settori la pioggia però riuscirà a guadagnare terreno con maggiore agilità già nella sera di giovedì, con i fiocchi che comunque continueranno a cadere in Appennino sopra i 600-800 metri fino alla fine di questo generoso episodio di maltempo, prevista per tutti entro venerdì pomeriggio.

Autore : Luca Angelini