00:00 26 Gennaio 2018

La bassa attività solare influenzerà il clima dei prossimi inverni!

Volenti o nolenti l’attività solare influenza il clima della Terra. Un sole "quiescente", cioè caratterizzato da un ciclo con scarso numero di macchie, da sempre si inserisce tra gli attori delle variazioni climatiche sul Pianeta, piccole o grandi che siano. In questa fase, dopo l’exploit degli ultimi anni, il sole ci sta mostrando proprio una di queste fasi. 

L’attività era certamente bassa anche quando l’inverno non ha funzionato in Italia per due anni consecutivi, tra il 2007 ed il 2008, ma per il resto ha quasi sempre fatto il suo dovere sino al 2013, quando l’attività solare è diventata talmente vivace da limitare le scorribande dei rami del vortice polare verso sud. 

Nel 2018 secondo l’Osservatorio Reale del Belgio si sono contati ben 14 giorni senza macchie (in questo mese di gennaio) e il 2017 ha chiuso con ben 110 giorni senza macchie, un numero notevole se pensate che nel 2015 non ci furono giorni senza macchie e nel 2014 ve ne fu solo UNO.

Attualmente la media mensile delle macchie è scesa a sole 5 unità.
Ci sono stati già segnali di inverni meno dominati dall’alta pressione, da una corrente a getto più disturbata e di conseguenza da un tempo più dinamico. Naturalmente non è solamente il sole ad incidere su ciò che avviene sul nostro Pianeta, ma il suo comportamento non va trascurato.

Inoltre le oscillazioni dell’attività non forniscono effetti immediati, ma ritardati nel tempo, peraltro riscontrabili già entro brevi periodi.

E’ appena il caso di ricordare che durante il Minimo di Dalton, un periodo di bassa attività solare dal 1790 al 1830 circa, così come durante i Minimi di Maunder e di Spörer, vi fu un periodo di temperature globali sotto la media.

I prossimi inverni potranno dunque risultare più freddi di quelli appena sperimentati? Se non interverranno altre concause a mitigare il clima, quasi certamente SI.

Autore : Alessio Grosso