00:00 7 Dicembre 2016

L’INVERNO dicembrino: al vaglio le diverse possibilità

Uno sguardo alla media Ensemble del modello americano GFS; ecco cosa dovremo aspettarci in questo mese di dicembre con un occhio particolare ai movimenti d'inverno.

Cominciamo subito col presupposto che al momento l’unico elemento che possiamo confermare con assoluta certezza è la presenza di una figura anticiclonica collocata con asse sui settori centro-occidentali d’Europa. Da qui sino ad almeno lunedì 12 dicembre ritroviamo infatti gli "Spaghi" chiusi e serrati su di uno scenario di tempo stabile con valori termici sopramedia.

Su questo punto di partenza ormai sicuro ed inderogabile, possiamo poi discutere in merito all’evoluzione successiva che potrebbe tornare a presentare scenari invernali dovuti in larga misura al dilagare di una massa d’aria molto fredda che nei prossimi giorni occuperà stabilmente i settori orientali del continente, dipanandosi dall’Artico Scandinavo alla Russia ai paesi dell’est.

Da qui iniziano anche i problemi riguardanti la corretta affidabilità di una previsione che al momento ancora presenta dei margini di incertezza troppo ampi da consentirci di "sciogliere" la prognosi.

L’elemento di incertezza sarà ancora una volta rappresentato dall’anticiclone previsto in parziale ritiro verso l’ovest Europa. Un ritiro sufficiente da consentire all’aria fredda di penetrare anche sulla Mitteleurope e sul bacino centrale del Mediterraneo ma accompagnata da isoterme non eclatanti, sintomo quest’ultimo di come i valori più importanti di gelo se ne restino sempre a debita distanza dal cuore vero e proprio del continente.

Tuttavia alcuni scenari non la pensano in questa maniera; qualcuno di questi famigerati "spaghi" puntano dritti al di sotto della fatidica soglia dei -5°C alla quota di 850hpa (circa 1500 metri) rappresentando al momento un’ipotesi recessiva di FORTE ondata di FREDDO che al momento non è possibile escludere a priori. 

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Autore : William Demasi