00:00 22 Febbraio 2010

L’Atlantico porterà con sè la primavera

Temperature in vistoso aumento nel corso dei prossimi giorni, anche al nord. La primavera avanza, sotto l'impeto di correnti occidentali tese.

Non sempre il flusso atlantico è sintomo di perturbazioni e di pioggia; le correnti di matrice oceanica non sono mai crude ed un loro ingresso sull’Italia durante il semestre freddo determina quasi sempre un aumento delle temperature.

C’è poi Atlantico…e Atlantico! Se prendiamo un flusso molto ondulato, con frequenti incursioni fredde post-frontali sull’Italia, questo può rivelarsi assai perturbato ed anche nevoso soprattutto per le nostre regioni settentrionali.

Se invece analizziamo il cosiddetto “Atlantico sparato”, ovvero un getto quasi rettilineo da ovest senza ondulazioni apprezzabili, ci rendiamo conto che difficilmente tali correnti sono artefici di intenso maltempo sull’Italia. La manzanza di scambi termici nord-sud smorza di molto i fenomeni, che si concentrano essenzialmente nelle zone sopravvento al flusso (sulla Toscana in modo particolare).

Questa seconda opzione, in genere, è quella che porta i maggiori aumenti termici sull’Italia e se si presenta alla fine del mese di febbraio fa da battistrada alla primavera ormai imminente.

Nel corso dei prossimi giorni sull’Italia avremo proprio questa seconda configurazione. Dopo un’iniziale resistenza del freddo al nord (oggi abbiamo ancora nevicate a bassa quota), le correnti miti atlantiche dovrebbero dilagare un po’ ovunque, anche al settentrione. Tra mercoledì e giovedì in Valpadana sono attesi valori di 15-16°, con lo zero termico che schizzerà oltre i 2000 metri. Sarà un anticipo di primavera in tutto e per tutto.

Durerà? Beh, la primavera ci ha abituato anche a ritorni di freddo, ma per il momento (almeno fino alla fine del mese) non sentiremo più parlare di gelo, di freddo o di neve a bassa quota.
Autore : Paolo Bonino