00:00 20 Agosto 2018

I TEMPORALI non spaventano un’estate ancora in sella…

Continua l'azione della goccia fredda presente sulle regioni meridionali con temporali specie sulle Isole, a sud e nelle zone interne durante il pomeriggio.

L’occhio vigile del satellite questa mattina ci propone una voluminosa batteria di temporali anche intensi che stanno agendo nei pressi della Sicilia. Si tratta di temporali marittimi che scaturiscono dalla presenza di una goccia fredda in quota sulla superficie del mare fortemente surriscaldata.

Qualche nube innocua è presente anche al nord-ovest, mentre altrove il terzo lunedi agostano si apre con il cielo sereno.

 

 

Nella giornata odierna, lunedi 20 agosto, sarà ancora la goccia fredda al meridione a condizionare il tempo sulla nostra Penisola con alcuni fenomeni di instabilità.

La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni che si avranno in Italia fino alle ore 20 della giornata odierna. Notiamo i temporali presenti sulla Sicilia, la Calabria e il Cilento.

Sulla Sardegna la situazione dovrebbe in parte migliorare con gli eventuali temporali che frequenteranno le zone interne; sul resto d’Italia si partirà con il sole, ma con il passare delle ore avremo la consueta attività cumuliforme sui rilievi con rischio di temporali che dall’Appennino potrebbero sconfinare anche su alcune zone del Tirreno.

Al nord le nubi della mattinata dovrebbero andarsene; nel pomeriggio rischio di qualche temporale sulle Alpi e sull’Appennino Ligure (qui con probabili sconfinamenti verso la zona di Genova). Altrove soleggiato.

Farà caldo, con punte vicine ai 35° nelle pianura interne tosco-laziali e su alcune zone della pianura padana.

Diamo un cenno alla situazione prevista per domani, martedì 21 agosto. Come si nota dalla seconda mappa, la previsione non cambierà molto: ancora temporali tra la Sardegna, la Sicilia e nel pomeriggio lungo le Alpi e la dorsale appenninica, con rischio di sconfinamenti su pianure e parte delle coste occidentali.

Farà sempre caldo, specie al nord e lungo le zone tirreniche per effetto di compressione delle correnti da nord-est.

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Autore : Paolo Bonino