00:00 27 Luglio 2007

GROSSO: “questo caldo è malsano, potrebbe diventare il tormentone del nuovo secolo in estate”

Intervista settimanale ad Alessio Grosso, previsore responsabile di MeteoLive.it.

REDAZIONE: allora Grosso, ogni volta che arriva l’anticiclone africano ci si spaventa, è legittima questa preoccupazione?
GROSSO: “assolutamente si, questo caldo malsano, potrebbe diventare il tormentone del nuovo secolo in estate, perlomeno nell’arco dei prossimi 10-20 anni”.

REDAZIONE: e poi?
GROSSO: “in linea con quanto ci viene detto rispetto ad una diminuzione dell’attività solare e ad un possibile parziale inceppamento della Corrente del Golfo, sarà probabile anche una riorganizzazione dell’atmosfera e dunque le disposizioni bariche potranno cambiare in modo importante, così come è successo negli ultimi 25 anni”.

REDAZIONE: si ma 10-20 anni sono tanti
GROSSO: “ovviamente si tratta di un’ipotesi. Vede, ci sono troppi segnali negativi oltre a questo caldo spesso insopportabile, dal quale oltretutto ci si difende con mezzi inadeguati e spesso scorretti, ad esempio abusando dei condizionatori. I segnali negativi sono: diminuzione delle piogge primaverili e mediamente di quelle annuali su tutta l’area del Mediterraneo, che è zona fragile, per via della sua vicinanza all’Africa, l’Italia è una delle prime nazioni ad aver risentito in modo netto del cambiamento climatico, almeno su scala europea. Soffre dunque la nostra agricoltura, i ghiacciai e di fronte ad un uso così scriteriato della tecnologia con computer che rimangono accesi per ore e ore, elettrodomestici di ogni tipo, condizionatori ed una esagerata illuminazione, vedete bene quanto ancora manchi una vera coscienza ambientale, che vada aldilà del raccogliamo i rifiuti sulla spiaggia o del proteggiamo la foca monaca e l’orso bianco. Manca una coscienza idrica!”

REDAZIONE: questo caldo africano tenderà dunque a riproporsi in modo sempre più duraturo sull’Italia nei prossimi anni.
GROSSO: qualcuno sostiene che sia determinato dallo spostamento della cellula di Hadley verso nord, qualcuno dalle fluttuazioni delle correnti in alta quota e di quelle oceaniche. Altri chiamano in causa il grande assente: l’anticiclone delle Azzorre. Io personalmente propendo per due fattori: la parziale “morte” dell’Atlantico e delle sue perturbazioni e soprattutto la spiccata meridianizzazione climatica con falle bariche preoccupanti che dividono il tempo in compartimenti stagni: lì solo freddo e acqua, là solo caldo e siccità, è qualcosa che si riscontra soprattutto dal 90 ad oggi. Ebbene aldilà delle cause, è doveroso analizzare ciò che si riscontra: non più infatti soltanto un dominio di pochi giorni ma di 2-3 settimane con nuovi affondi sempre da temere.

REDAZIONE: però ci sono state anche estati fresche negli ultimi anni
GROSSO: “vero, ma alla fine ciò che non pagavamo in estate ci veniva fatto scontare nelle altre stagioni con una distribuzione irregolare delle piogge, temperature spesso sopra la media. Insomma è inutile negarlo: se è vero che in estate ha sempre fatto caldo è altrettanto vero che dal luglio 1983, pur ad intervalli, le ondate di calore sono diventate molto più intense e durature. Quanto si debba all’aumentata concentrazione di anidride resta ancora um mistero”.

REDAZIONE: come ci si difende dal grande caldo malsano?
GROSSO: “usando il climatizzatore al MINIMO, uscendo il meno possibile nelle ore calde, portando nonne e nipotini al mare e ai monti ad esempio ed evitando di fare lavori pesanti e di utilizzare eccessivamente fornelli e forno in cucina, passeggiando all’aperto nelle ore serali prima di dormire.
Autore : Redazione