00:00 19 Aprile 2007

GROSSO: “Ponti festivi in parte sotto la pioggia”

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso, previsore responsabile di MeteoLive.it.

REDAZIONE: allora Grosso, ancora e sempre alta pressione ma usque tandem, fino a quando?
GROSSO: probabilmente siamo agli sgoccioli. La prossima settimana dovremmo assistere ad un posizionamento diverso dell’anticiclone europeo e dunque all’inserimento alle basse latitudini mediterranee di saccature e perturbazioni in arrivo dall’Atlantico; in questo modo sarà possibile rivedere la pioggia su molte regioni della Penisola.

REDAZIONE: la pioggia sui Ponti festivi certamente non farà piacere a molti italiani
GROSSO: il punto è che anch’io, per una volta, sarò fra questi, ma la cosa non mi turba affatto. Sono consapevole che il nostro Paese abbia bisogno di acqua e mi adatterò al tipo di tempo che troverò. Certo non mi farà piacere vedere la spiaggia deserta, dover indossare qualche felpa e rinunciare al primo bagno al mare o ad una passeggiata tra i monti, però è necessario che piova e in fondo l’importante è che la vacanza ci offra un’occasione di riposo, aldilà del tempo che si troverà. E poi non pioverà certo per tutto il periodo compreso tra il 25 ed il primo maggio. A parte qualche momento piovoso più lungo, le giornate risulteranno infatti variabili e sarà soprattutto l’instabilità pomeridiana a scaricare gli acquazzoni. Per cui niente di così drammatico.

REDAZIONE: cosa pensa del cambiamento di rotta dei giornali e settimanali tedeschi sul riscaldamento globale?
GROSSO: che finalmente qualcuno apre gli occhi, noi queste campagne le stiamo facendo da anni. Ci siamo accorti che la scienza si è politicizzata e abbiamo finito di fare da cassa da risonanza a chi vede l’uomo solo come distruttore e faccia dipendere da lui tutto quello che accade sul pianeta. La verità è ben diversa: il clima ha un suo ciclo, l’uomo incide nel piccolo con le sue giungle d’asfalto, appestando l’aria, ma non può controllare i grandi ingranaggi del clima. E lo diciamo senza che nessuna compagnia petrolifera ci paghi, se lo facessero veramente, pensate che rimarrei qui su MeteoLive, con tutto il rispetto per la testata? Invece lo diciamo perchè ne siamo fermamente convinti, perchè siamo ambientalisti veri, ma obiettivi. L’appello di 17.000 scienziati dissenzienti è finora però rimasto inascoltato e personalmente sono abbastanza rassegnato, anche se continuerò a dire sempre ciò che penso.
Autore : Redazione