00:00 19 Settembre 2013

Ghiacci del Polo Nord: valori in ripresa rispetto al 2012!

La minima estensione stagionale è decisamente superiore a quello dello scorso anno. L'estate fresca ha certamente contribuito alla ripresa.

5.10 milioni di km quadrati, a tanto ammonta la minima estensione dei ghiacci artici alla fine dell’estate 2013, un bel risultato, in controtendenza rispetto allo scorso anno, sebbene ancora fortemente deficitario rispetto alla media trentennale compresa tra il 1981 e il 2010.  Resta un fatto rilevante, sebbene tranquillamente ricompreso nelle normali oscillazioni del pack, nell’ambito però di un trend ormai (secondo molti) compromesso. 

Fino a metà settembre il ghiaccio ha continuato il processo di fusione nell’area siberiana e nella zona del Mar di Kara, ma altrove ha tenuto le posizioni dell’agosto, senza dimenticare che il Passaggio a Nord ovest rimane decisamente "sigillato". Nessuno ricordava nella zona tanto ghiaccio dal 2007.

Le temperature alle quote medio-basse, ad una quota cioè di circa 700m, sono risultate sotto la media di circa mezzo grado, specie sul nord della Groenlandia e sul tratto di Mar Siberiano orientale. La differenza l’ha fatta sicuramente la persistenza di una zona depressionaria in sede groenlandese, che ha iniettato nei bassi strati aria fredda, rispetto a quello che accade in condizioni anticicloniche, quando viene avvettata aria calda devastante per la tenuta del pack, così com’era successo nelle stagioni scorse.

Non fate comunque subito 2+2 immaginando una stagione invernale fredda in Europa, in realtà ci sono ben altre variabili che vanno considerate per formulare l’ipotesi di una stagione fredda sul Vecchio Continente, e nonostante qualche "magistrale" sparata settembrina, la prognosi resta ampiamente riservata.

Autore : Alessio Grosso