00:00 30 Ottobre 2002

ETNA: presente e passato…

Convivere con il vulcano.

LA CRONACA: si è leggermente attenuata la furia del vulcano dopo l’intensa attività che ha caratterizzato le ultime 48 ore, culminata nel terremoto che ha provocato gravi danni nell’abitato di S.Venerina. Aeroporti, scuole ed uffici pubblici rimarranno comunque chiusi sino a domani, giacchè la cenere seguita ad invadere gran parte del catanese, mettendo a serio rischio la circolazione. La gente si protegge usando gli ombrelli.
Dichiarato lo stato di emergenza, centinaia le case dichiarate inagibili a Santa Venerina, allestite tendopoli, distribuite mascherine alla popolazione.

NEL PASSATO:
nelle eruzioni laterali che hanno caratterizzato anche i secoli scorsi la lava è giunta a minacciare i centri abitati. Celebre l’episodio del 1669 quando alcuni abitanti di Catania aprirono un varco in uno degli argini naturali entro cui scendeva la colata, deviandola in direzione di Paternò, i cui abitanti reagirono mettendo in fuga i catanesi. La lava riprese allora il suo corso ed invase Catania.
In tempi più recenti, nel 1983, si è cercato di deviare il corso di una grossa colata lavica che, scorrendo da una frattura apertasi sul versante meridionale del vulcano, aveva sepolto il rifugio Sapienza ed altra edifici, scendendo a minacciare i sobborghi dell’abitato di Nicolosi e Belpasso. In quel caso si fece saltare con l’esplosivo un tratto dell’argine naturale risalente a precedenti eruzioni: la lava defluì così in un’ampia valle priva di insediamenti umani e la pressione al fronte della colata principale diminuì rapidamente anche se non mancarono gli imprevisti.
La voglia di sci dei catanesi è stata spesso soffocata dalle ire del vulcano che ha distrutto gli impianti.
Autore : Redazione