00:00 21 Luglio 2008

Estate fresca sulle Alpi, la testimonianza dei ghiacciai

L'andamento stagionale rimasto finora in linea con le medie stagionali se non addirittura sotto sta permettendo un soddisfacente stato di salute delle distese glaciali d'alta quota

La stagione lascia il segno, in particolare sui ghiacciai. E se il segno fino a qualche anno fa era l’indiscutibile e preoccupante depauperamento delle masse glaciali, quest’anno le regolari precipitazioni nevose, talora anche abbondanti, hanno permesso una boccata di ossigeno alle nostre lingue di ghiaccio.

In verità dopo la terribile estate del 2003 le stagioni estive che sono seguite hanno lentamente mostrato caratteristiche meno apocalittiche per i ghiacciai d’alta quota, soprattutto per quelli delle Alpi occidentali i quali hanno tirato il fiato frenando un po’ la loro ablazione. Chi in quest’ultimo periodo ha avuto occasione di mettere piede personalmente sui ghiacciai valdostani e svizzeri ha potuto senz’altro constatare le ottime condizioni in cui si trovano le superfici nevose che ricoprono gli stessi.

L’attuale andamento stagionale, giunto ormai al fulcro, all’apice dei suo periodo più significativo, mette in evidenza una situazione di generale tenuta dei comparti glaciali. Al di sopra dei 3500 metri le creste alpine poste lungo lo spartiacque mostrano in alcuni casi caratteristiche praticamente simil-invernali.

Un innevamento ancora abbondante ricopre ancora la sottostante crosta di ghiaccio vivo e mantiene così al sicuro i bilanci di massa in alta quota, con la normale ablazione presente solo nei settori inferiori. Oltre alle ripetute precipitazioni, determinante è stato anche il profilo termico verificatosi in modo particolare nei mesi di giugno e luglio.

Lo zero termico nei due mesi citati ha raggiunto i 4000 metri di quota solo in un paio di occasioni, attestandosi mediamente intorno ai 3500-3700 metri. A puro titolo di esempio può essere significativa l’analisi dello zero termico in atto nel momento in cui scriviamo, il quale si attesta addirittura intorno ai 2200-2500 metri.

La situazione, pur con i dovuti ritocchi al rialzo, è prevista proseguire anche per buona parte della settimana in corso, con aria fresca in costante afflusso dai quadranti settentrionali che agevolerà il mantenimento delle condizioni descritte fino all’inizio di agosto. Ma ormai metà dell’estate lassù sarà già trascorsa.
Autore : Luca Angelini