00:00 21 Marzo 2013

Durante la Settimana Santa tornano freddo e neve a bassa quota?

Aria fredda in arrivo da est potrebbe nuovamente scontrarsi con aria molto più mite e umida in arrivo dal Mediterraneo occidentale. Spunta l'ipotesi NEVE al nord per giovedì 28.

Marzo 2013 sembra abbia intenzione di mantenere tempo instabile e piuttosto freddo su gran parte della nostra Penisola anche nella sua ultima settimana.

Le due primavere ( quella meteorologica, iniziata il 1 marzo e quella astronomica, iniziata il giorno 20) ora vanno a braccetto, ma tra nubi, piogge e tempo instabile, la loro presenza passa quasi in sordina.

Avevamo già accennato ad un possibile calo delle temperature, quantomeno al nord, nel corso della prossima settimana. Oggi possiamo confermarlo, anche se le tempistiche e la reale quantità di aria fredda che riuscirà ad entrare non trovano collimazione tra i due principali modelli.

Oggi vi proponiamo le tesi del modello inglese  e di quello americano per la giornata di giovedì 28 marzo.

Come spesso è successo quest’anno, il modello inglese è più freddo. Come potete vedere dalla grafica, l’elaborazione pone un nocciolo freddo abbastanza intenso in prossimità della Francia orientale.

Il nord Italia sarebbe interessato, quantomeno marginalmente, ma quel tanto che basta per garantire rovesci nevosi a bassissima quota, se non addirittura in pianura, specie al nord-ovest.

Il posizionamento della depressione al suolo sul centro Italia garantirebbe inoltre l’ingresso di aria fredda dalla Porta della Bora. Insomma, una situazione decisamente più invernale che primaverile.

Il modello americano invece ci va con i piedi di piombo; anche questa è una caratteristica che abbiamo spesso notato quest’anno: la cautela del modello americano.

Come potete vedere, l’ elaborazione pone il minimo barico non sul centro Italia, ma sulla Sardegna. In questo modo, l’ingresso di aria fredda dalla Porta della Bora verrebbe stoppato o  quantomeno mitigato da correnti in risalita da sud-est lungo il versante adriatico.

Inoltre, non si nota nessun nocciolo freddo in quota sulla Francia, ma solo geopotaziali relativamente bassi.

Se passasse questa linea si avrebbe un peggioramento abbastanza freddo al settentrione, ma senza velleità nevose in pianura.

Concludiamo con le ens del modello inglese, ovvero la media di tutti gli scenari possibili (anche quelli non ufficiali) che il modello ha elaborato quest’oggi sempre per giovedì 28 marzo.

Come vedete, abbiamo una media quasi perfetta tra lo scenario proposto dal run ufficiale del modello americano e da quello inglese.

Questo significa che la "battaglia" è ancora tutta da giocare…e non saremo qui, a fornirvi nei prossimi giorni gli scenari maggiormente probabili e credibili.

Volendo dare già delle percentuali, optiamo per un 60% sul modello inglese e un 40% sull’americano.

 

Autore : Paolo Bonino